La risposta del ministro Fraccaro alla mia interrogazione urgente sulle iniziative volte a superare le criticità derivanti dall’entrata in vigore del processo tributario telematico è assolutamente insoddisfacente.
Il Processo Tributario Telematico dopo una fase facoltativa è diventato obbligatorio a partire dal 1 luglio 2019. La nuova procedura introdotta presenta diverse difficoltà che ricadono sui cittadini e sulle loro garanzie di accesso alla giustizia, e pensare che secondo la propaganda del governo doveva servire a rendere più celere, più efficace, più efficiente e meno dispendioso l’accesso alla giustizia.
Lo afferma in Aula a Montecitorio la deputata di LeU Giuseppina Occhionero replicando al ministro Fraccaro.
Invece, prosegue Occhionero, la nuova normativa aggrava gli obblighi e le procedure dei contribuenti e dei loro difensori e c’è il rischio che se non si risolve in tempo questo aspetto ci potrebbero essere una serie di declaratorie di inammissibilità. Inammissibilità che per colpa di un sistema farraginoso rischia di trasformarsi in una tagliola per i cittadini contribuenti.
Si sta creando un vulnus ai diritti costituzionalmente garantiti e in particolare all’art. 24 della nostra carta costituzionale perché il sistema non garantisce né efficienza e né efficacia ma neanche minori costi per il contribuente. Ancora una volta si è voluto sacrificare il diritto del contribuente e l’accesso al giusto processo sull’altare del consenso facile e immediato. Il governo del cosiddetto cambiamento è in peggio e non in meglio, conclude Occhionero.