“Non solo speranze, ma opportunità possibili: guardiamo alla Festa del Lavoro, quest’anno, con un ottimismo rinnovato, supportato e sostenuto dai numeri. Dai numeri che derivano dalle politiche del rigore che abbiamo attuato finora nella convinzione che fossero assolutamente necessarie per dare al Molise e ai molisani nuove occasioni e nuovo slancio.
Diversamente, senza un bilancio in equilibrio, potremmo ricorrere solo alla prudenza della retorica quando si parla di diritto al lavoro.
Oggi parliamo di crescita, proprio grazie ai processi di ridefinizione, riorganizzazione, razionalizzazione ed efficientamento che il momento storico e sociale e la congiuntura economica e finanziaria ci hanno imposto di praticare. Non è stato facile, né indolore, ma l’abbiamo fatto anche correndo il rischio di passare per rottamatori dell’occupazione. In tanti ci hanno visti e bollati con durezza, abbiamo scontentato più di qualcuno, ma con coscienza restiamo convinti dell’insostenibilità di un sistema troppo spesso ipertrofico. La pratica della spending review a beneficio e sostegno del lavoro per tutti, costruito su merito, capacità e talento.
Dalla riorganizzazione amministrativa del sistema Regione Molise, con una particolare attenzione al personale, oggi possiamo presentare un importante stato di avanzamento dell’obiettivo di 8 milioni di economie fissato per il 2016 e quando parliamo di risparmi, non parliamo di freddi dati numerici perché le economie derivanti dai nostri interventi sono risorse disponibili da destinare agli investimenti. E gli investimenti portano occupazione, lavoro, benefici alla collettività.
Vantiamo una situazione consolidata di 3,6 milioni di euro di economie e con la cura posta alle spese di gestione, con i numeri del 2014, impegnati così anche per il 2015, liberiamo risorse pari a 15 milioni di euro: a chi le destiniamo? Al “Molise che riparte” con un rilancio vero in termini occupazionali, produttivi e imprenditoriali e a chi ha bisogno di sostegno. Quest’anno, per la prima volta in Molise, garantiamo a 400 famiglie in difficoltà una quota di sostegno finanziario: con il contributo di tutte le forze presenti in Consiglio regionale abbiamo scritto una bella pagina per l’inclusione sociale e la lotta alla povertà, stanziando nella legge di stabilità un milione di euro. Per qualcuno poca cosa? Intanto una cosa vera, concreta, rispondente al valore del welfare.
Grazie alle politiche di accesso al credito con 50 milioni di euro messi a disposizione del sistema, possiamo stimare per il 2015 interventi potenziali di accompagnamento per 500 imprese, grazie all’effetto moltiplicatore pari a 10, dunque 500 milioni.
Dopo aver riprogrammato i fondi Fsc 2007-2013, ancora non impegnati, ci siamo assunti la responsabilità di impegnare da subito l’importantissima dotazione finanziaria, 220 milioni di euro, della nuova programmazione comunitaria: in nome dell’occupazione che vogliamo assicurare e della qualità di quest’occupazione, lo faremo, non perderemo tempo.
Come stiamo evitando di perderlo per il riconoscimento dell’area di crisi industriale per il nucleo produttivo allargato Venafro-Campochiaro. Il riconoscimento dell’area di crisi ci consentirà di liberare risorse aggiuntive rispetto a quelle oggi disponibili pure arricchite dalle premialità che come Molise, insieme ad Abruzzo e Sardegna, ci siamo garantiti nella negoziazione in sede di politiche di coesione e sviluppo.
Con questi numeri ci sembra di onorare il Primo Maggio e il significato di questa giornata importantissima per la nostra società e, come ci ha detto Papa Francesco, per la dignità di ciascuno di noi.
Certo, non stiamo qui a dire che tutto è risolto, abbiamo ancora situazioni assai complesse da risolvere, per le quali però siamo riusciti a blindare misure di accompagnamento, abbiamo da definire la riorganizzazione del servizio sanitario perché sia appropriato e di qualità, l’unico modo che abbiamo per difenderlo, abbiamo tanto, tantissimo, da fare. E lo faremo. Oggi con una carica di entusiasmo in più: i sacrifici fanno raccogliere frutti.
Buona Festa del Lavoro al nostro Molise”.