.E’ stata presentata la Proposta di Legge sulla Montagna, testodedicato allo sviluppo delle zone montane del Molise. La proposta, a firma deiconsiglieri regionali Andrea Di Lucente, Salvatore Micone e Armandino D’Egidio,mira a riformare la legge regionale del 2003 e a renderla più rispondente allemodificate esigenze economiche e sociali avvenute negli ultimi 15 anni.
La proposta introduce una serie di novità, a cominciare dalla visione sistemica della Montagna, trattata nella sua interezza (dalla difesa del territorio, ai risvolti economici per finire al turismo e allo sport). Non solo. La proposta, che sarà la legge quadro all’interno della quale pensare tutte le politiche mirate per lo sviluppo e lo stimolo alla crescita dei territori montani, ha uno spirito fortemente partecipativo. Propone la nascita di un Comitato dei sindaco e delle associazioni, allargato agli amministratori, agli imprenditori e alle associazioni che operano sui territori montani, all’interno del quale avviare la discussione e l’analisi sulle linee programmatiche.
“La montagna molisana è stata vista finora come un peso, un fardello che rallenta la crescita anche del resto della regione. Non è così. E’ un tesoro immenso di possibilità, ha una ricchezza e delle peculiarità che possono essere un forte sostegno alla ripresa economica di tutto il Molise. Perché ciò avvenga è necessario che vengano messi a disposizione delle comunità gli strumenti giusti” ha spiegato Andrea Di Lucente, primo firmatario della proposta di legge e da sempre attento alle politiche per le aree interne.
Il lavoro di riforma del testo di legge del 2003 è solo all’inizio. I consiglieri incontreranno nelle prossime settimane le associazioni di categoria (con cui ci sono stati colloqui già nel corso della stesura del testo), gli amministratori e tutti i portatori di interesse che possono concorrere al dibattito sullo sviluppo della montagna molisana. Al termine di questo ciclo di appuntamenti, verranno apportati gli emendamenti necessari per arrivare ad un testo che sia il più possibile condiviso e comprensivo di tutte le istanze.
E’ forte l’attenzione che i tre proponenti hanno voluto puntare sulla fase della concertazione, pensando una serie di incontri sul territorio, molti dei quali aperti anche ai cittadini, per confrontarsi sulle singole richieste e arrivare a misure che siano sempre più rispondenti alle necessità dei territori. La fase che seguirà la consegna della proposta di legge e il successivo esame in commissione sarà dedicato proprio al confronto con istituzioni, organizzazioni e associazioni.
“Spiegheremo loro le principali novità che la proposta di legge mira ad introdurre, tenendo ben presente che il testo del 2003 per allora era fortemente innovativo e ambizioso. Lo step successivo è quello di lottare per arrivare ad un finanziamento che sia strutturale del Fondo per la montagna e avviare politiche di ampio respiro. Il tutto, ovviamente, sopperendo al vuoto istituzionale che è seguito alla messa in liquidazione delle Comunità Montane” ha concluso Di Lucente.