Iniziamo dal dato meno previsto: il tour del Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nelle varie regioni per promuovere la nascita di un nuovo soggetto politico per il momento, per quanto riguarda il Molise, sembra essere deludente. Nessuno al momento, tra i nomi ‘maggiori’ del Movimento Cinque Stelle in regione sarebbe approdato ai lidi di “Insieme per il futuro” . Per l’analisi questa volta partiamo direttamente dalle dichiarazioni degli interessati che pubblichiamo per ampi stralci.
Non senza sorpresa proprio il consigliere regionale che sembrava essere oramai approdato ai lidi del nuovo partito fondato da Luigi Di Maio ha postato sui social un discorso che farebbe supporre il contrario. Scrive infatti Andrea Greco: “Porto tatuati nell’anima i valori del MoVimento 5 Stelle. E credo di onorarli ogni giorno del mio mandato. ..Non dovrei neanche dirvi da che parte sto, ho sempre preferito lasciar parlare i fatti….D’altro canto, non darò alcuna soddisfazione a chi era già pronto a danzare sul nostro “cadavere” politico. Ma sento di scrivere queste righe per i tanti cittadini confusi da narrazioni fantasiose…Certo, non rinnegherò mai neanche il valore dell’amicizia. E sarò sempre riconoscente nei confronti di chi, come Luigi Di Maio, ha fatto la storia del nostro MoVimento…Il MoVimento dovrà fare a breve delle scelte importanti e mi auguro che tenga ben presenti i suoi valori fondanti. Tra questi, senza ombra di dubbio, c’è il limite dei due mandati.”
Aggiunge il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, che era dato in corsa per la segreteria regionale pentastellata, prima che il leader Giuseppe Conte decidesse di conferire l’incarico all’on. Antonio Federico: “nel tempo ho sempre puntato su alcuni temi: inclusione, esperienza, consapevolezza, competenza. Temi che hanno consentito, nel 2018, di aprire il MoVimento alla società civile e portarlo, di conseguenza, a diventare prima forza politica. Nel bene e nel male….Giuseppe Conte ha amministrato in un periodo molto duro e ai fan di Draghi vorrei chiedere – senza tifoseria – quali sono stati i provvedimenti così differenti o rivoluzionari adottati dal Governo Draghi rispetto al Conte II.
La mia non è dunque una difesa d’ufficio ma una presa d’atto rispetto alla quale proprio non comprendo – e voglio essere ingenuo – la motivazione principale addotta da Luigi Di Maio circa il “mai così male“ sputato addosso a Conte all’indomani delle elezioni amministrative”. E su Di Maio: “i risultati sono figli proprio delle scelte di Governo che lui stesso ha avallato da Ministro Mise a ministro degli Esteri. Troppo facile, quindi, scaricare su altri la débâcle del MoVimento, quando la debacle è più tua che fino a ieri sei stato capo politico”.
Chiaro anche chi di fatto dal ‘movimento’ ha scelto di uscire, approdando al Gruppo Misto. Il senatore Fabrizio Ortis dice senza tanti giri di parole. “Finalmente nel Movimento 5 Stelle i nodi cominciano a venire al pettine: con lo strappo consumatosi in queste ore è venuta fuori tutta l’arroganza politica di Di Maio, che insieme a pochi altri ha portato alla dissoluzione di quel patrimonio di voti e consensi del Movimento Cinque Stelle, conquistati con anni di militanza e impegno da parte di tantissimi attivisti…Personalmente – ha concluso Ortis – continuo a lavorare per la mia regione. Spero nasca qualche forza politica seria, che non sia solo uno ‘zibaldone’ di delusi o di gente che non trova asilo altrove, ma che abbia una visione di lungo termine, ampia e di prospettiva, come era il Movimento Cinque Stelle all’inizio”. Quindi il senatore molisano guarda altrove ma non certo dalla parte del ministro degli Esteri.
Il gossip dice che anche Patrizia Manzo avrebbe deciso di rimanere nel Movimento; riteniamo che nelle prossime ore o giorni si avranno le posizioni politiche degli altri rappresentanti istituzionali o, in caso di silenzio, si dovrà ritenere che avranno deciso di rimanere sulle posizioni attuali.
Insomma sinora in Molise sembra essere un ‘cappotto’ di Conte su Di Maio. Vedremo in futuro.
Stefano Manocchio