di Stefano Manocchio
Abbiamo parlato della difficile ma oramai acclarata alleanza tra PD e Movimento Cinque Stelle all’interno della coalizione di centro sinistra in vista delle prossime elezioni regionali in Molise, che si terranno nei giorni 25 e 26 giugno 2023; anche nel centrodestra si è andati avanti, con la nomina del sindaco di Termoli (e presidente della Provincia di Campobasso) Francesco Roberti a candidato per lo scranno più importante a palazzo Vitale.
Il politico termolese (che per fortuna ha superato brillantemente l’improvviso problema di salute e a cui tutti noi auguriamo pronta e totale guarigione) è a capo di un’aggregazione partitica che ha deciso di ‘lasciare’ a Forza Italia la ‘nomination’ per la presidenza della Giunta regionale del Molise, in considerazione delle assegnazioni agli altri partiti nelle (vincenti) elezioni regionali in Lazio, Lombardia e Friuli Venezia Giulia.
Il centro destra ha avuto sempre in Molise un’immagine pubblica di compattezza, che però questa volta non nasconde qualche sommerso mal di pancia; non a caso il gossip pre-elettorale parlava di una sostanziale auto esclusione dello stesso Roberti, oltre che dell’assessore regionale Nicola Cavaliere, a causa del veto reciproco, che evidentemente alla fine il coordinatore regionale ‘pro tempore’ di Forza Italia, Claudio Lotito, avrà sanato. Cavaliere è uomo di partito ed ha rimosso il ‘niet’ su Roberti e questo fatto ha dato il via libera alla decisione finale del partito, che immaginiamo sarà maturata all’interno del tavolo nazionale all’uopo predisposto e coordinato dall’on. Giovanni Donzelli.
Ora, non per seminare zizzania, resta da capire se c’è stata una promessa di ‘compensazione’ politica in favore dell’assessore all’Agricoltura ed eventualmente quale sia stata; certo è che, a voler pensare male, è difficile credere che lo stesso altrimenti si sarebbe speso in campagna elettorale in favore di chi alle ultime elezioni politiche non l’ha fatto votare, per sua stessa ammissione. Ma tant’è, questo è il passato e la politica dimentica facilmente. Il centro destra adesso è compatto ed ha obiettivamente posizioni forti da difendere; la partita sarà presumibilmente equilibrata, visto che Gravina da una parte e Roberti dall’altra sono amministratori in carica nei due comuni maggiori della regione, hanno visibilità e spazio di manovra e non si sono dimessi dall’incarico in vista della prossima campagna elettorale, quindi continueranno ad operare avendo opportunità decisionali e comunicative di rilievo.
Alla fine resta nel centro destra il dubbio sulla posizione che prenderà l’europarlamentare Aldo Patriciello, che per impatto mediatico e potere elettorale certo in Molise non è inferiore a nessuno. Le voci su un suo ipotetico passaggio con il Terzo Polo si sono smorzate (anche perché su quella posizione adesso si starebbe muovendo Michele Iorio) e al momento sarebbe da ritenere che lo stesso abbia deciso di rimanere dov’è e che opererà, naturalmente indirettamente non essendo candidato alla Regione, attraverso la lista a lui vicina de ‘Il Molise che vogliamo’ e anche nell’ambito di Forza Italia, suo partito di appartenenza.
Manca veramente poco all’ufficializzazione di tutte le posizioni, Radio Gossip con questa va in pensione.