di Stefano Manocchio
La lunga storia forse sta per finire, non esattamente come avevano previsto gli amministratori di un tempo e neanche quelli recenti; ma si sa i tempi cambiano, le esigenze anche e la finanza pubblica diventa sempre meno disposta a spendere, forse perché ne ha meno di un tempo la possibilità. Il riferimento è alla notizia, arrivata come fulmine a ciel sereno, della volontà della Giunta Roberti di dismettere l’area dell’ex-hotel Roxy a Campobasso dalle proprie disponibilità e finalità, cioè la costruzione del nuovo palazzo del Consiglio Regionale del Molise e di inserire lo stabile tra quelli alienabili, però con una precisa destinazione d’uso. Ciò è scritto nella nella DGR n.259 del 01 settembre appena trascorso. L’argomento della sorte dell’ex-Roxy è stato riproposto ciclicamente negli anni e quello della costruzione del palazzo della Regione Molise, su quell’area ma ancor più su quella dell’ex-Romagnoli, è ancora più datato. Il sottoscritto (ahimè per un fatto anagrafico) ricorda bene quando la ‘storia infinita’ è iniziata; sono stato infatti inerme spettatore di tutte le fasi di questa vicenda infinita (anzi finita male).
Ero un giovane appassionato di politica e giornalismo, quando venne presentata la proposta progettuale, alla presenza dell’illustre e compianto architetto Paolo Portoghesi (ironia della sorte proprio nei locali dell’ex-Roxy); questi ci entusiasmò con la descrizione dell’imponente struttura urbanistica, che comprendeva la realizzazione di un’opera monumentale sui terreni dell’ex-campo sportivo e la sede dell’allora Banca Popolare del Molise, dove attualmente insiste una struttura commerciale. Da allora sono cambiate le tesi e le posizioni politiche e praticamente ad ogni legislatura regionale si è parlato dell’argomento per accelerare o rallentarne l’iter, che è quello che avviene quando non si vuole fare qualcosa. Del progetto originario, faraonico, non rimane nulla nelle possibilità attuali ed al suo posto c’è solo l’elaborato vincitore di concorso di idee per la costruzione della sede ‘politica’ del Consiglio regionale, che ora rimarrà presumibilmente lettera morta, visto che nell’ex-Roxy si farà altro.
Veniamo ai giorni nostri. Era spuntata fuori, pare improvvisamente, la proposta di un gruppo imprenditoriale per l’ipotesi di projet financing, per importo di svariate decine di milioni di euro, per la realizzazione dell’opera; opera monumentale, visto che, come si legge nella DGR n. 259 prevedeva “la realizzazione di un nuovo complesso architettonico di circa 26.000 metri quadrati in due edifici distinti (sviluppati rispettivamente in 9 e 6 livelli fuori terra), ma collegati tra loro, da ubicarsi tra l’ex-Roxy (da demolire) e la gradinata sud dell’ex-Romagnoli, oltre a servizi vari …L’investimento complessivo dell’operazione era stimato in circa € 26.000.000, a totale carico del privato, a fronte del quale riconoscere in favore del concessionario, per tutta la durata della concessione (27 anni), un canone di gestione, comprensivo di fornitura di servizi manutentivi e forniture di vettori energetici, di 1.900.000 €/anno, oltre alla gestione degli immobili da adibirsi ai servizi vari sopra citati”. E’ accaduto che : “Il Servizio Logistica, Patrimonio e Servizi Generali, all’uopo interpellato con nota prot. 60858 del31/03/2022, ha fornito apposita relazione prot. 65844 in data 08/04/2022, formulando le proprie osservazioni…”. Immaginiamo che dette osservazioni non siano state soddisfatte, visto che nella DGR si precisa che: “potrebbe ritenersi concluso, in assenza di elementi di novità e/o di riscontro alle osservazioni formulate con la su richiamata relazione prot. 65844 del 08/04/2022, anche il procedimento di valutazione della proposta di finanza di progetto presentata nel dicembre 2021”
Ora la Giunta Roberti ritiene qualunque progetto di palazzo della Regione Molise ‘complessivo’ dell’area ex-Roxy e ex-Romagnoli, come eccessivo per le esigenze dell’Ente e lo spiega con analisi dei numeri della pianta organica, organizzazione di uffici (ecc…) senza considerare che sarebbe onerosa la riconversione “i cui costi di riqualificazione potrebbero superare i benefici attesi per la Pubblica Amministrazione e per la collettività”. Insomma gli 8.000 metri quadrati dell’ex-Romagnoli sono più che sufficienti per accogliere tutti gli uffici regionali, esclusi quelli che già sono ubicati in locali di proprietà dell’Ente e all’uopo l’ex-Roxy non serve più.
Tralasciamo il lungo elenco di valutazioni economiche per dire che l’immobile, detenuto in proprietà dalla Regione Molise da oltre 13 anni, sarà alienato più o meno al prezzo di acquisto di allora cioè sei milioni di euro (il prezzo di acquisto nel 2010 pagato dalla Regione Molise, era stato pari a € 5.951.071,00 IVA esclusa); ma non rischierà di andare a finire nella mani di un privato, costruttore o operatore finanziario che sia. Infatti nella citata delibera è precisata l’intenzione di “candidare lo stesso cespite all’avviso bandito dalla INVIMIT SGR S.p.A., finalizzato alla costituzione di un fondo d’investimento immobiliare di tipo chiuso, che persegue l’obiettivo di valorizzazione, gestione e/o dismissione di asset immobiliari di proprietà di Enti Territoriali ed Amministrazioni Centrali, destinati e/o da destinare a funzioni sociali anche non essenziali. Tramite tale iniziativa, la Società INVIMIT SGR valuterà, attraverso la raccolta di manifestazioni d’interesse, operazioni d’investimento di immobili pubblici destinati e/o da destinare prevalentemente a funzioni, non vincolanti, di “student housing”, compatibili con le disposizioni del Decreto MUR n. 469 del 12/05/2023”.
Quindi par di capire che si parla di locali ad uso di accoglienza per studenti; idea interessante vista la consistenza della popolazione studentesca e i prezzi di affitto alti per posto letto in città.
Ora concludo con le mie considerazioni, avendo seguito le pluridecennali sorti della ‘storia’ del palazzo della Regione Molise. Personalmente ritengo difficile che si realizzi anche solo l’ipotesi sull’area dell’ex-Romagnoli (almeno in tempi ragionevoli) costosa e, se così ridimensionata, improduttiva per il privato e ‘complicata’ anche per il pubblico. Se il palazzo ex-Roxy verrà riconvertito, oppure abbattuto e ricostruito, sarà sempre meglio che tenerlo nello stato di rudere e ricettacolo di ogni forma di degrado. L’idea di uno studentato poi mi sembra anche innovativa ed intelligente.
E’ arrivato il momento di chiudere la partita e tutto va bene, purché si faccia; anche perché una gigantesca sede della Regione Molise, in questo periodo storico e visto lo stato della finanza pubblica e regionale, interessa forse alla politica o a qualche impresa costruttrice in grado di realizzarla, molto meno alla popolazione.
Vedremo cosa succederà.