Dopo Antonio Tedeschi e Filoteo Di Sandro, anche Massimiliano Scarabeo ha avuto ragione nella causa contro l’istituto della surroga tra i consiglieri regionali del Molise. Spiega i passaggi legali, l’avv.Vincenzo Iacovino.
“La Corte d’Appello di Campobasso, con sentenza n.134 del 2023 pubblicata in data odierna ha accertato il diritto di Massimiliano Scarabeo a ricoprire la carica di Consigliere Regionale a far data dall’accettazione della carica di assessore da parte di Nicola Cavaliere, ossia dal 03 maggio 2020 con la conseguenza che lo stesso non poteva essere estromesso dal Coniglio Regionale del Molise.
La Corte d’Appello uniformandosi ai principi espressi dalla Suprema Corte di Cassazione ha evidenziato che “la questione verte su un diverso profilo, ossia sulla possibile efficacia dei mutamenti normativi in materia di incompatibilità, con riguardo alle legislature già in corso ed, in particolare, sull’efficacia del disposto della L.R. Molise del n. 1 del 2020, art. 11 con riguardo alle elezioni regionali svoltesi in Molise nel mese di aprile 2018. Deve ritenersi che tale disposizione disciplini solo per l’avvenire, con riguardo alle future tornate elettorali”.
La stessa Corte di Appello ha riconosciuto altresì anche la legittimazione passiva della Regione Molise condannando la stessa, unitamente al Consigliere Nicola Cavaliere al pagamento delle spese legali del doppio grado di giudizio. Sul presupposto che gli stessi “ hanno continuato a resistere anche dopo le pronunce della Cassazione”.
Grande la soddisfazione di Massimiliano Scarabeo che non ha mai rinunciato a far valere i proprio diritti innanzi alle competenti Autorità Giudiziarie di fronte all’ingiustizia subita e ringrazia i propri legali Avv. Vincenzo Iacovino, Antonella De Benedictis e Vincenzo Fiorini che lo hanno assistito nel corso dei diversi gradi di giudizio”.