Riceviamo e pubblichiamo
Sono sconvolto per ciò che si riesce a scrivere sotto dettatura dei burocrati romani. Dando un sguardo sommario al POS 2022 – 2024 di cui il commissario ad acta alla sanità del Molise tanto si vanta, posso affermare senza ombra di dubbio che siamo di fronte ad un documento che va contro gli interessi del Molise. Con questo atto, si scrive nero su bianco che il punto nascita di Termoli non dovrà più esistere così come l’emodinamica a Isernia. Soprattutto si invia a morte certa coloro che potrebbero essere colpiti da emorragia cerebrale che prevede il trasferimento dei pazienti a Pescara o Napoli nonostante si tratti di una patologia dove il tempo è elemento fondamentale per salvare la vita del paziente.
Non si può chiedere al Consiglio regionale di codificare quanto scritto sull’atto del commissario ed è inconcepibile che qualcuno abbia avuto il coraggio di tradurre su un documento di programmazione una organizzazione della rete dell’emergenza praticamente inesistente sul territorio regionale. Il compito di una regione così piccola è soprattutto quello di garantire le cure dei propri cittadini specie per le patologie tempo dipendenti invece ci limitiamo a copiare una programmazione scritta quasi certamente a Roma da chi non conosce né le esigenze dei cittadini né il territorio molisano.
Durante i lavori del Consiglio ho formalmente chiesto a Toma di ritirare questo atto e, se gli è stato imposto da Roma, di dimettersi da commissario ad acta perché in qualità di presidente di Regione il suo principale compito è quello di tutelare i cittadini di questa terra.
Michele Iorio