Sapevamo che la mozione di sfiducia al presidente della Giunta regionale non sarebbe stata efficace ma è risultata più utile di quanto ci si aspettasse.
Nell’augurio che da oggi ci sia un buon lavoro per Toma, non posso fare a meno di evidenziare che la spaccatura perfetta del Consiglio regionale non lascia intravedere un futuro roseo. Anzi la politica degli 11, che si regge su un solo voto in più, rende ricattabile un presidente che sarà sempre costretto a rincorrere le questioni senza mai poterle dominare. Né torneranno utili i salamelecchi di chi elargisce consigli al presidente pur non essendo all’altezza di tale ruolo. La notte della sfiducia è passata e oggi il Molise si è svegliato con gli stessi problemi che non troveranno soluzioni per la politica regionale.
Abbiamo caratterizzato questa posizione politica unicamente perché riteniamo che si è sbagliato tutto per quanto riguarda la gestione dell’emergenza Covid, sia relativamente all’ospedale Vietri di Larino che all’organizzazione dei tre pronto soccorso di Campobasso, Termoli e Isernia che non stati ancora adeguati alle esigenze. Senza contare il fatto che il Cardarelli non ha la sua piena funzionalità.
In aula mi è stata annunciata l’inquisizione, c’è chi si è meravigliato della mia azione politica. Ebbene, la posizione che ho assunto in consiglio regionale è dettata dalla consapevolezza che il vero centrodestra in Molise può riprendere quota solo se viene interrotta questa legislatura e questa esperienza di governo. Quella che ho visto negli ultimi tre anni non è la mia maggioranza, non è la coalizione del mio centrodestra. Mio in senso di appartenenza politica.
Il Molise ha assistito a scelte sbagliate fatte pur di rifiutare consigli propositivi di chi ha esperienza. Il Molise ha assistito a votazioni che non hanno mai prodotto risultati perché rimaste disapplicate. I molisani hanno ascoltato risposte pronunciate con disprezzo, sufficienza e presunzione non più tollerabile. I cittadini hanno visto preferire tende e container per creare posti letto di rianimazione rispetto a strutture stabili ed efficienti.
La mozione di sfiducia non è passata, ma mai come oggi Toma appare incamminato in una strada ancora più pericolosa stretta nell’assenza dei numeri.
In questo quadro politico non posso fare a meno di guardare oltre Toma. E’ necessario trovare un’intesa politica tra i tre consiglieri di Fratelli d’Italia a livello partitico ed è necessario ricomporre una coalizione di centrodestra che dia un messaggio diverso ai cittadini molisani rispetto all’attuale governo regionale. Una coalizione basata sulla attendibilità delle persone che si impegneranno, su programmi certi e sulla credibilità della loro realizzazione.
Michele Iorio