Politica/ Espulsione dalla Lega, Pascale replica a Marone

Alessandro Pascale non ci sta. Il consigliere provinciale di Campobasso, appena nominato vicepresidente a Palazzo Magno, per decisione del presidente dell’Ente, Giuseppe Puchetti, replica alle dichiarazioni del commissario regionale della Lega, Michele Marone, che ha comunicato pubblicamente di aver avviato le procedure per l’espulsione del politico campobassano dal partito, dopo aver colloquiato con il segretario nazionale, Matteo Salvini. Marone in sintesi ha ricordato che il partito coerentemente ha votato alle provinciali per il candidato di centro destra, Orazio Civetta; candidato risultato perdente proprio contro Puchetti. La nomina di Pascale, che è in quota alla Lega e quindi all’opposizione rispetto a Puchetti, avrebbe di fatto sollevato polemiche nel partito sulla posizione assunta in campagna elettorale per le votazioni, al punto da determinarne l’espulsione, anche se di fatto al momento non sarebbe acclarato un comportamento di voto di Pascale in favore di Puchetti. Inoltre Marone avrebbe appreso dell’incarico in favore di Pascale dagli organi di stampa.

Nella replica l’interessato precisa alcuni punti.

Pascale intanto contesta la scelta del centro destra di candidare alla presidenza della Provincia Orazio Civetta “frutto delle scelte dall’alto, senza sentire la base e chi lavora sul territorio, a stretto contatto con amministratori locali e cittadini- dice il consigliere provinciale- segno questo che occorre cambiare metodo e far tornare le scelte in mano a chi vive i territori. Tutti si sono focalizzati sui voti col peso ponderato maggiore, ma non dimentichiamo che, a livello numerico, nei piccoli Comuni, Puchetti ha ottenuto 6.000 voti circa in più rispetto a Civetta. Questo dato numerico, che nessuno ha sottolineato, sta a significare che sindaci e amministratori comunali di quei centri vogliono essere ascoltati”.

E ancora: “Il Presidente mi ha chiesto di voler essere il suo vice, garantendo rappresentanza alla città di Campobasso, in quanto città capoluogo di regione e per numero di abitanti. Rappresentanza che, da tempo, chiedevo insieme ai consiglieri comunali di Palazzo San Giorgio.
La città di Campobasso merita maggior rispetto, considerando che, ultimamente, è scomparsa dai radar politici, nonostante la presenza in città di politici e amministratori esperti e di lungo corso”. L’accettazione dell’incarico, quindi, nella logica di un equilibrio territoriale della rappresentanza politica, ma l’interessato precisa ulteriormente la questione.

Michele Marone

“La mia nomina alla vice-presidenza della Provincia di Campobasso, tra le altre cose, è a titolo gratuito- dice ancora Pascale. A differenza di chi, come il commissario regionale della Lega, Michele Marone, che senza candidarsi, quindi senza portare nemmeno un voto al centrodestra lo scorso giugno, è stato nominato assessore regionale, trattando direttamente con Matteo Salvini la propria nomina, scavalcando e tradendo sia il consigliere eletto sia gli altri candidati della Lega alle ultime consultazioni regionali”.

Infine Pascale pone una questione tutta interna al suo ‘ex’ partito.

“Mi chiedo: il Commissario della Lega, anche in questo ruolo nominato e non eletto da nessuno, può espellere un Segretario Provinciale eletto dai militanti? Lo sa Marone che in Provincia sono stato eletto dagli amministratori dei Comuni molisani? Lo sa Marone che, dal 2004, sono stato sempre eletto al Comune di Campobasso? Comunque, nel ringraziare ancora una volta il Presidente Puchetti, ora voglio semplicemente continuare a dare il mio supporto alla Provincia di Campobasso e al Presidente che si è dimostrato persona aperta al dialogo”

Infine la dichiarazione di congedo.

“Ringrazio gli elettori della Lega e i suoi militanti, con i quali in questi cinque anni abbiamo condiviso passione politica, progetti e attività per il nostro territorio”.

(s.m.)

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