Politica/ Elezioni regionali: tra i due litiganti il terzo (polo) gode

di Stefano Manocchio

Tony Cutis e Roger Moore sono stati una coppia di attori longeva; ma certamente la serie TV ‘Attenti a quei due’ è quella che maggiormente li ha rappresentati verso il grande pubblico, un po’ ovunque nel mondo. Così nella politica nazionale Carlo Calenda e Matteo Renzi aspirano ad essere la ‘coppia terribile’ soprattutto dopo che sarà completato il progetto di fusione-integrazione tra i rispettivi partiti, cioè Azione ed Italia Viva.

C’è grande attenzione soprattutto nelle regioni dove si voterà nel 2023 per le amministrative locali e, quindi, anche in Molise; il rinato Terzo Polo potrebbe costituire alternativa valida al centro-destra ma anche al centro-sinistra non solo per i delusi per la mancata candidatura, ma anche per politici navigati ed insoddisfatti del bipolarismo perfetto. Ora è vero che anche dalle nostre parti c’è questa nuova attrazione popolare verso Fratelli d’Italia, ma proprio un ‘eccesso’ di nuova linfa nel partito della Meloni potrebbe comportare l’allontanamento da parte di altri, perché gestire percentuali record in Italia non è mai stato facile per nessuno (e il declino di Movimento Cinque Stelle, Forza Italia e Lega lo dimostra ampiamente).

Chi potrebbe essere attratto da un discorso terzopolista? Probabilmente i partiti minori del centro destra, cioè Popolari ed UDC, ma anche i moderati del centro sinistra che non hanno casa politica gradita. Per loro una piccola (ma non troppo) coalizione, non in grado di vincere direttamente le elezioni ma di condizionarle nel senso di diventare ago della bilancia, potrebbe essere la condizione ottimale per avere un peso nelle scelte future della politica regionale. Ma chi dovrebbe essere pronto a accoglierli? E’ questo il punto perché sappiamo di certo che per Azione la mediazione la dovrebbe fare a livello locale il coordinatore regionale Luigi Valente, rigorosamente ‘istruito’ da Calenda, mentre per la componente di Italia Viva spetterebbe una leadership ‘di diritto’ all’ex-parlamentare Giuseppina Occhionero, che in corso di legislatura decise di passare da LeU proprio ad Italia Viva.

Ora passiamo al gossip. L’interesse prima citato verso il partito renziano sarebbe particolarmente forte da parte del centro destra e all’interno di questo da parte di una frangia consistente, forse la più consistente, di Forza Italia; in caso di insoddisfazione derivante dalla selezione della candidature per le prossime regionali, si avrebbe un mini esodo verso il terzo polo, che però non è ancora strutturato per accogliere tutti: chi farà la selezione? Sembra che sia in arrivo la presenza di una o più persone influenti della politica molisana o anche indirettamente collegate ad essa, che non hanno interesse diretto di candidatura, quanto piuttosto la necessità di sponsorizzare propri candidati: niente di nuovo e di speciale, ma la necessità di gestire un flusso politico che potrebbe avere dimensioni ancora non calcolabili. Certo uno strapotere di ‘ex-forzisti’ sbilancerebbe il Terzo Polo e soprattutto sarebbe deterrente per l’approdo delle forze politiche citate in premessa di articolo…o forse no ma rappresenterebbe il viatico per pensare di correre con buone possibilità di fare risultato. La politica lascia aperte sempre più opzioni, anche impensabili.

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