In Molise è ‘periodo’ di elezioni: dopo le regionali a breve sarà il turno delle provinciali di Campobasso, visto che il presidente Roberti è stato dichiarato decaduto, essendo nel frattempo stato eletto al vertice della Regione Molise.
Si tratta, come noto, di elezioni ‘interne’ alla politica ed ai partiti, visto che a votare saranno esclusivamente gli amministratori e non i cittadini. A proporre adesso il ’caso’ politico un consigliere provinciale in carica, Alessandro Pascale, che attualmente ha delega a Palazzo Magno su Pianificazione Territoriale, Tutela e Valorizzazione dell’Ambiente, Protezione Civile, Politiche Europee. Lo stesso ha dichiarato la necessità di riaffermare la centralità del capoluogo di regione sull’Ente di Via Roma, dopo la ‘parentesi’ termolese a guida di Francesco Roberti. Naturalmente Pascale auspica che il prossimo presidente sia ancora un esponente del centro destra, la sua area di appartenenza politica.
La dichiarazione di Pascale è coerente, visto che dopo la riforma delle elezioni provinciali al vertice sono stati proposti sempre esponenti dei maggiori centri in Molise; ultimamente Termoli e Venafro, prima dell’insediamento ‘pro tempore’ di Orazio Civetta,ma il predecessore di Roberti è stato Antonio Battista, che era all’epoca sindaco di Campobasso.
Ai più l’intervento di Pascale è sembrato come un’autoinvestitura, visto che le elezioni provinciali cadranno prima delle elezioni comunali che si terranno sia a Campobasso che Termoli il prossimo anno; Pascale ha lunga esperienza politica, soprattutto al Comune di Campobasso e può legittimamente aspirare alla posizione di vertice nell’Ente.
C’è però da considerare che attualmente la legge elettorale prevede al vertice della Provincia un sindaco e sia Campobasso che Termoli rinnoveranno le rispettive amministrazioni dopo le elezioni provnciali, salvo proroghe di cui al momento non siamo a conoscenza; ci riserviamo di approfondire anche questo aspetto.
(s.m.)