di Stefano Manocchio
Siamo abituati a sentir dire : “il presidente di tutti”, ma, con riferimento alle prossime elezioni in Molise si potrebbe invece dire: “sono tutti presidenti”. E’ una ridda di voci quella che circola negli ambienti della politica locale in vista delle prossime regionali del mese di giugno; e tra le due coaliziioni è il centro destra quella dove voci e nomi di papabili si moltiplicano, anche oltre misura.
Naturalmente non saranno necessariamente questi i nomi definitivi ed essendo uno il posto disponibile per la candidatura a presidente della Regione Molise, per la maggior parte di loro varrà il detto: “In Conclave chi entra Papa esce cardinale”.
Sembrava essere acclarata la casella per Forza Italia in virtù della distribuzione nazionale riferita anche alle altre regioni in cui si è votato nei mesi scorsi o ancora si voterà a breve (leggi Friuli Venezia Giulia); ma subito dopo, a queste indiscrezioni si sono aggiunte quelle sulla possibilità di premiare Fratelli d’Italia per il buon risultato ottenuto alle ultime politiche. Ma il partito della Meloni è tendenzialmente corretto nelle trattative e la ‘nomination’ per gli ‘azzurri’ resta ancora quella più gettonata.
Tra alti e bassi alla fine i ‘forzisti’ sembrano riproporre sempre i nomi dell’inizio: l’assessore all’Agricoltura Nicola Cavaliere e il sindaco di Termoli (e presidente della Provincia di Campobasso) Francesco Roberti. Il primo si è sempre contraddistinto per generale condivisione (casomai a volte non eccessivamente convinta) delle linee di partito ed è garanzia in tal senso che mette la coalizione a riparo dall’ipotesi di colpi di testa all’ultima ora; l’ingegnere a volte ha optato per dei distinguo, ma è molto presente sul territorio e sembrerebbe essere l’astro nascente della formazione molisana del partito di Berlusconi.
In Fratelli d’Italia sull’argomento c’è ancora un dualismo, con da una parte il numero due a Palazzo Vitale, Quintino Pallante e dall’altra l’incontentabile Michele Iorio, che continua a coltivare il sogno (legittimo) di tornare sullo scranno occupato in passato per tre lustri o giù di lì.
Il cerchio sembrava essere chiuso, ma negli ultimi giorni è tornato alla ribalta delle cronache per il ‘toto-presidente’ anche il nome dell’esponente di Orgoglio Molise, Gianluca Cefaratti, che sarebbe supportato nel caso da un ipotetico ‘partito dei sindaci’ con molti amministratori al seguito; fatto che in Molise generalmente equivale a consenso ampio.
Per gli altri di spazio ne rimane poco e meno che in passato si sentono i nomi per l’incarico per i centristi, forse perché gli accordi a livello nazionale per loro prevedono altro, nella fattispecie un incarico in Giunta in caso di vittoria elettorale.
Il capitolo sulle cosiddette ‘quote rosa’ merita trattazione separata e comunque l’ipotesi al momento sembra essere meno in auge che in passato.
Seguiranno certamente aggiornamenti.