di Stefano Manocchio
E’ stato già definito ‘ lo scontro tra sindaci’: e non si tratta di sindaci qualunque, ma di quelli dei due maggiori comuni della Regione. Roberto Gravina e Francesco Roberti, anche se idealmente ripropongono vecchie storie di campanile tra Campobasso e Termoli, di fatto rappresentano il bacino elettorale più ampio possibile in Molise perché alla fine la scelta delle coalizioni di centro sinistra e centro destra in Molise è una scelta sostanzialmente di numeri (non a caso il secondo è anche presidente della Provincia di Campobasso).
La decisione sofferta della coalizione ‘azzurra’, che depotenzia anche l’esito del sondaggio per la ‘nomination’ (o, forse, è arrivata dopo questo) era stata preceduta dal gossip che parlava di una sostanziale autoesclusione dello stesso Roberti, oltre che dell’assessore regionale Nicola Cavaliere, a causa del veto reciproco; evidentemente alla fine il coordinatore regionale ‘pro tempore’ di Forza Italia Claudio Lotito avrà convinto Cavaliere a rimuovere il ‘niet’ su Roberti e questo avrà dato il via libera alla decisione finale del partito (a cui spettava la casella all’interno del centro destra) che immaginiamo sarà maturata all’interno del tavolo nazionale all’uopo predisposto e coordinato dall’on. Giovanni Donzelli.
Da domani quindi si potrà avviare anche nel centro destra la campagna elettorale. Ma lo scontro tra ‘Roberti’ (uno nel nome e l’altro nel cognome) non si ferma a loro due e presumibilmente continuerà con l’aggiunta di altri, anzi un altro. Sono in tanti, nei salotti politici molisani, ad aspettare ed ipotizzare la discesa in campo, dopo vari anni sabbatici, di Roberto Ruta, che, lo diciamo in premessa, non sarà diretta, ma per interposta persona, almeno per ora.
L’ex-senatore campobassano si è trovato in una insperata situazione di privilegio subito dopo le primarie relative alla scelta del segretario nazionale del PD, essendo tra i pochi grandi referenti in Molise della vincitrice della contesa, cioè Elly Schlein laddove tutti, da Facciolla a Faneli agli altri molisani, avevano dato la preferenza a Stefano Bonaccini.
Ora ‘Robertino’ (come simpaticamente viene soprannominato dagli addetti ai lavori) avrà l’occasione pratica per uscire dall’ombra e ricreare un suo gruppo di forza nel partito a livello locale e preparare il ritorno ‘elettorale’.
Ma non subito. Nei corridoi della politica molisana, infatti, si pensa che alle regionali del 25 e 26 giugno non sarà candidato ma sponsorizzerà Alessandra Salvatore, che è rimasta tra i fedelissimi dell’avvocato anche dopo la sua uscita dalle scene politiche regionali. E il suo futuro?
Da tempo viene considerato come l’erede naturale di Roberto Gravina alla guida del Comune di Campobasso; ma c’è una seconda strada che vede anche questa volta la Salvatore interessata anche per questo secondo incarico politico. In sostanza l’ex-assessore alle politiche sociali a palazzo San Giorgio tenterebbe entrambe le strade elettorali, quella per la Regione Molise e quella per lo scranno più importante nel palazzo del capoluogo di regione, fungendo da testa d’ariete per un rientro nell’agone politico da parte di Ruta in tempi maturi, casomai alle prossime elezioni politiche, adesso ancora lontane nel tempo.
Insomma alla fine da una parte e dall’altra, tutte le strade politiche molisane portano ad un…Roberto(i).