di Stefano Manocchio
Alla fine il PD ha deciso di ‘evitare’ le primarie ed arrivare ad una decisione condivisa per eleggere il neo segretario regionale. E’ stata infatti presentata una sola candidatura, quella che vede segnalato per l’incarico Ovidio Bontempo, avvocato e assessore comunale a Isernia, che quindi sarà il neo segretario, appena la scelta sarà ratificata dall’assemblea regionale del partito. Bontempo ha iniziato la carriera politica nella sinistra giovanile, insieme con Danilo Leva di cui non a caso viene ancora considerato amico, anche in senso politico; ma il sistema usato, quello della candidatura unica, porta pensare che sul suo nome ci sia stata convergenza di idee da parte di Vittorino Facciolla, Micaela Fanelli e Roberto Ruta e che la soluzione scelta sia di un equilibrio territoriale, con il segretario espressione della Provincia di Isernia ed il presidente, che sarà Nicola Messere, di quella di Campobasso. Subito dopo saranno nominati i tre vicesegretari regionali. Superato questo scoglio, adesso il PD sarà impegnato ad individuare una figura per il candidato sindaco per le comunali di Campobasso e Termoli, che si terranno nel 2024.
Nel capoluogo di regione il PD ha sempre recitato un ruolo di primo piano, tranne che nelle ultime amministrative quando Antonio Battista non è arrivato neanche al ballottaggio; riflettori puntati, quindi, sul nome che continua a circolare , per il ‘posto’ a Palazzo San Giorgio, quello di Giose Trivisonno, fedelissimo di Roberto Ruta, ma non sono pochi quelli che credono che alla fine scenderà in campo direttamente l’ex-senatore. Sarebbe, però come fare i conti senza l’oste e spieghiamo perché.
Della partita vorrà essere anche il neonato raggruppamento politico-sociale denominato ‘Confederazione Civica per Campobasso’, che avvierà un ‘cantiere’ di idee, un progetto politico che non comprenda solo il Movimento Costruire Democrazia del consigliere regionale Massimo Romano. Nel corso della presentazione a Campobasso è stata notata la presenza in sala , tra gli altri, della professoressa Adele Fraracci, della dirigente regionale Gabriella Guacci, il primario ospedaliero in pensione, Giuseppe Cecere, l’avvocato Piero Colucci, l’architetto Teresita Vecchiarelli, il funzionario nel Ministero della Giustizia Vincenzo De Iasio e lo scrittore e ambientalista Giovannino Cornacchione.
Il raggruppamento, quindi, fonda buona parte della propria azione attingendo alle categorie professionali della società civile e probabilmente darà supporto alla candidatura a sindaco di Campobasso in favore di Pino Ruta, il quale ha già fatto sapere che Costruire Democrazia non parteciperà ad eventuali primarie di coalizione.
La questione non è di lana caprina, ma sostanziale, anche perché il terzo attore in campo, il Movimento Cinque Stelle, che non ha nulla da rivendicare più a Palazzo San Giorgio, avendo ottenuto la candidatura nella sfortunata campagna elettorale per il presidente della Regione Molise, sarebbe tuttavia spaccato nell’ipotesi di ‘cedere’ il sindaco al PD. Detta in poche parole, importanti esponenti ‘grillini’ vedrebbero di buon occhio la ‘nomination’ proprio in favore di Pino Ruta e sarebbero anche disposti alla rottura con il partito in caso contrario. Questo dice ‘radio gossip’: vedremo come andrà a finire.