La CGIL dell’Abruzzo – Molise, nei giorni scorsi, ha lanciato l’ennesimo allarme sullo stato del Sistema Sanitario molisano che rischia di non essere in grado di affrontare né le situazioni ordinarie né, tantomeno, quelle emergenziali.
La nota inviata dalla CGIL al Presidente Draghi e al Ministro Speranza, conteneva, tra le altre, la richiesta di interventi mirati e programmati per garantire ai lavoratori condizioni dignitose nel loro agire quotidiano e certezze sul futuro della Sanità Molisana per l’organizzazione dell’intero sistema a tutela dei cittadini/lavoratori/utenti.
Confidiamo nel fatto che le risposte del Governo centrale saranno quelle che quotidianamente apprendiamo dai mass media e saranno riferite alle opportunità offerte dal PNRR relative alla missione ‘6’ sulla salute e alle giuste indicazioni fornite in termini di indispensabile riequilibrio territoriale che sia garante, quanto più possibile, di pari esigibilità di diritti e omogeneità di assistenza diffusa sull’intera area Nazionale.
Chiediamo allora al Presidente della Giunta Regionale, al commissario Degrassi, ai vertici istituzionali regionali deputati e a tutta la politica : esiste un disegno operativo della Regione Molise??? Un disegno che preveda, ad esempio, l’implementazione di servizi territoriali attraverso l’attivazione delle case della comunità e la presa in carico delle persone ???
Ci sarà qualche luogo sperduto del Molise dove si è ragionato o si sta ragionando di case della comunità che rappresentano uno dei pilastri previsti dal PNRR per la trasformazione nel nostro sistema della salute, considerato che l’emergenza pandemica ha evidenziato proprio la forte necessità di potenziamento delle strutture territoriali ? ?? Quali misure sono previste per l’implementazione di tali strutture tanto più necessarie in una regione, quale il Molise , in cui prosegue in maniera inesorabile il processo di invecchiamento della popolazione e dove persiste un’alta percentuale di anziani affetti da malattie croniche?? ?
Si sta discutendo – e se si con chi e dove – di queste cose e della programmazione regionale per quanto riguarda le reti di prossimità, le strutture, la telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale, la prevenzione, l’innovazione, la ricerca e la digitalizzazione del servizio sanitario regionale, l’assistenza domiciliare, la salute mentale???
Nel PNRR vi sono risorse importanti destinate al miglioramento del nostro sistema sanitario ma perché queste risorse vengano utilizzate al meglio è necessario che governo regionale, commissario, vertici aziendali, comitati e conferenza dei sindaci, addetti ai lavori, magari insieme ai rappresentanti dei lavoratori, facciano necessarie valutazioni scevre da interessi che, troppo spesso, guardano alla salute intesa come merce/profitto e non al benessere collettivo e al diritto costituzionale.
Si deve ragionare programmando interventi di media lunga durata che tornino a dare una dignità al Sistema Sanitario pubblico anche con l’individuazione di investimenti destinati a Ricerca, Innovazione e, laddove possibile, piani di ammodernamento delle strutture esistenti che potranno restare operative.
Interventi tesi al necessario miglioramento complessivo del nostro sistema della Salute.
Le risorse del Recovery Plan saranno disponibili per un tempo limitato e nella ripartizione delle quote prevarranno quelle regioni che dimostreranno una forte capacità di programmazione e di attuazione degli interventi.
Nei prossimi giorni proveremo a incontrare le Istituzioni che dovrebbero essere deputate a programmare e inizieremo a inoltrare, come già annunciato, una richiesta di confronto proprio al Commissario Degrassi.
Per il momento, in Molise, sembra che tutto tace e se si cita la Misura PNRR “6” : SALUTE… si rischia di avere per risposta dai diversi protagonisti della politica e delle istituzioni locali : “Non ho starnutito io ! ! !”
Carmine Ranieri
Paolo De Socio