L’accordo suggella il lavoro tecnico che si è svolto nelle scorse settimane. Esso si traduce in un pacchetto di interventi normativi tesi a superare le criticità oggi esistenti e a soddisfare la domanda di rafforzamento della capacità amministrativa degli enti locali e all’esigenza di assumere personale e professionalità tecniche qualificate, necessità emersa ancora più chiaramente in correlazione all’aumento agli impegni che il Paese ha assunto con il Pnrr.
Una risposta composita, da attuare in via normativa e in parte amministrativa, che
consentirà a Comuni, cosi nei prossimi cinque anni, durante l’arco del PNRR, di disporre di ulteriori canali di acquisizione delle professionalità necessarie.
Il pacchetto deciso oggi prevede, tra le altre, le seguenti misure:
-Nuovi spazi assunzionali per i Comuni che realizzano interventi del PNRR.
Si creano nuovi spazi assunzionali per contratti a tempo determinato e si scavalca il vincolo della non superabilità della spesa sostenuta nel 2009. A ciò si aggiunge che a partire dal 2022 sono previste importanti e crescenti risorse finanziarie in favore dei Comuni.
-Fondo per piccoli Comuni.
Si istituisce un Fondo di 30 milioni per piccoli Comuni sotto i 5000 abitanti, che,
nonostante i nuovi spazi assunzionali resi disponibili, non abbiano risorse finanziarie
utilizzabili.
-Fondo per Comuni del Sud.
Si stanziano 67 milioni per assunzioni di professionisti e esperti da destinare a Comuni nel Mezzogiorno.