La straordinaria partecipazione popolare degli elettori del centrosinistra di Campobasso e Termoli hanno colorato la giornata delle Primarie con settemila schede che confermano un protagonismo diretto dei cittadini nella scelta dei candidati alla guida dei due centri maggiori del Molise. Pensare che per il Parlamento Europeo sono bastati 60 voti online al candidato 5 Stelle e constatare che il centrodestra si affanna in riunioni romane dove in stanze chiuse decideranno i candidati di Campobasso e Termoli, ci offre il riscontro di un metodo diverso sia nella forma che nella sostanza.
E in una fase critica per la nostra regione serve equilibrio, moderazione e cambiamento, perché le urla scomposte del centrodestra molisano che cavalca la secessione della Provincia di Isernia mostrano i limiti di una proposta politica improntata al ribellismo e all’inconcludenza reazionaria.
Al contrario, il centrosinistra deve predisporre i programmi amministrativi per ampliare il consenso e costruire una proposta di rilancio delle città di Campobasso e di Termoli, sapendo unire tutte le energie e tutte le candidature che si sono spese alle Primarie in uno slancio di responsabilità e cambiamento.
Spetta al gruppo dirigente del PD saper valorizzare la pluralità delle proposte avanzate alle Primarie raccordandole con tutte le formazioni politiche ed i movimenti di centrosinistra che intendono condividere un cambio di passo nel governo delle due città.
Il PD risponde con la buona politica, con i progetti, con il coinvolgimento popolare e con figure esperte, sobrie, competenti e che si pongono a servizio dei cittadini, alle sfide di un periodo dense di qualunquismo demagogico e di rassegnazione.
In bocca al lupo ad Antonio Battista e ad Angelo Sbrocca, con un grazie ai settemila cittadini di Campobasso e di Termoli, a tutti i candidati che hanno partecipato alle Primarie del 6 aprile, e un abbraccio affettuoso ai volontari che hanno reso possibile allestire i gazebo con un’abnegazione straordinaria.
Pietro Maio