Si è svolta presso la sede di Molise Acque la prima conferenza stampa della gestione Piero Neri, durante la quale il giovane Presidente, affiancato dal suo Cda e dal Direttore Generale Giorgio Marone, ha illustrato ai giornalisti quanto fatto fin ora e ciò che si intende realizzare nel breve e medio periodo.
Un Piero Neri come sempre riservato ed estremamente circostanziato ha ringraziato gli organi di stampa per la partecipazione ed ha immediatamente speso elogi per il suo gruppo che ha definito “Un consiglio di amministrazione giovane e molto affiatato, con tanta voglia di lavorare, all’interno di cui cui troviamo Angelo Simonelli, Sindaco di Toro, Francesco Pietraroia e il più giovane di tutti, Giampiero Cesario.
Un Consiglio che non è composto da maggioranza ed opposizione ma da persone legate dall’obiettivo di dare il massimo per crescita di un Ente che ha un potenziale incredibile se guidato con attenzione e lungimiranza.
Stiamo lavorando su più fronti e quindi era importante incontrare la stampa per fare un primo bilancio della situazione attuale di Molise Acque a circa 100 giorni dall’insediamento.
Al nostro esordio, ha spiegato il vertice, abbiano individuato alcuni problemi attinenti le entrate dell’Ente, con particolare criticità nell’incassare delle somme spettanti dai comuni a cui eroghiamo beni e servizi.
Immediatamente ci siamo iscritti al Consip, atto questo, grazie al quale siamo riusciti ad ottenere servizi e agevolazioni nelle attività amministrative, con importanti risparmi complessivi che ammontano a circa 150.000 euro, ad oggi.
Stiamo rimettendo mano ai contratti di fornitura elettrica, interpellando nuovi gestori, azione questa che potrebbe portare un altro risparmio annuo di circa un milione di euro.
A luglio scorso l’Azienda vantava crediti per 35 milioni e dal nostro insediamento ne abbiamo recuperati circa 7 e prevediamo di incassarne altri 4 entro la fine marzo, evitando in questa circostanza contenziosi, così da risparmiare economie ed evitare di mettere sotto stress i comuni debitori.
Dei 24 milioni restanti, 8 sono già ammortati con dei piani, mentre per gli altri 16, purtroppo, dovremo ricorrere alle vie legali.
Abbiamo inteso poi convenzionarci con altri fornitori, sempre nell’ottica di un tangibile risparmio, attivando innovativi servizi telematici ed abbiamo stilato un protocollo con l’Università del Molise per creare stage e opportunità ai giovani che potranno svolgere tirocini, studi e progetti di ricerca nell’ambito ambientale e della salvaguardia del territorio.
Al nostro insediamento abbiamo trovato 49 lavoratori somministrati che, ad oggi, grazie ad un accordo con i sindacati, stanno effettuando una sorta di rotazione e successivamente si lavorerà a definire gli assetti e le necessità della struttura e della relativa pianta organica.
Proprio nell’ottica della professionalizzazione dell’Ente e dei suoi servizi, intendiamo costituire elenchi di imprese per forniture di lavori e di professionisti per consulenze, che intendono collaborare con l’azienda, sempre mediante avvisi pubblici che saranno resi noti anche sul nostro portale web, arricchito nei contenuti, nelle informazioni e sulla trasparenza”.
Alcuni concetti, poi, sono stati espressi da Neri riguardo i progetti in cantiere:
E’ nostra intenzione affrontare investimenti nel settore idroelettrico, a cominciare dalla grande centrale idroelettrica di Auduni, in Campania, di proprietà della Molise Acque, con l’intento di ristrutturare l’opera per ottenere energia pulita oltre che delle economie.”
Ha poi preso la parola Angelo Simonelli che ha riferito del progetto Impianti Aperti, destinato agli studenti di tutte le età “Attraverso cui si sensibilizzeranno anche i più piccoli, sull’importanza dei nostri impianti con il fine di attivare anche dei percorsi di conoscenza e approfondimento sull’importanza dell’acqua.
Purtroppo, ha proseguito l’amministratore di Toro, ci siamo insediati ad anno scolastico iniziato, ma in extremis siamo riusciti ad inserirlo in alcuni Pof, recuperando almeno la seconda fase del progetto in cui le scuole visitano le strutture da noi gestite.
La prima fase in cui noi, inversamente, visitavamo le scuole per fini didattici purtroppo è mancata ma recupereremo successivamente.”
L’altro membro del Cda, Francesco Petraroia ha aggiunto che “Nel breve tempo riscontriamo che uno dei fattori da rilanciare e rivalutare con un piano ad hoc è l’energia rinnovabile.
Siamo titolari di alcune centrali che oggi sono sottovalutate rispetto alle loro potenzialità complessive se portate a regime.
Intendiamo rivedere e provare a raddoppiare, nella migliore delle ipotesi, gli introiti che provengono proprio dalla produzione di energia idroelettrica.
C’è naturalmente bisogno di investimenti per ristrutturare tali impianti, pari a circa 10 milioni di euro, ma con un piano intelligente tali somme potrebbero rientrare in pochi anni. Tale movimentazione, inoltre, genererebbe un flusso di denaro importante da destinare anche ai nostri progetti sociali con risvolti anche di carattere occupazionale.
Osserviamo con attenzione al mini-idroelettrico da inserire nelle condotte, sfruttando i dislivelli delle infrastrutture. Un simile impianto, ad esempio, potrebbe far incassare circa 300 mila euro annui e ne costa complessivamente 700 mila.
Il più giovane del gruppo, ma parimenti attivo, Giampiero Cesario, ha posto l’attenzione sulla filosofia gestionale dell’Ente, “Quanto fatto fin ora risponde ad un’attività basata su legalità e trasparenza, valori che rappresentano assi mediani del nostro operato.
Tutto il lavoro, ogni atto, ha rispettato questi parametri. L’indirizzo che vogliamo dare alla gestione di un bene primario è proprio questo, onestà e diligenza ad ogni azione. Lo spirito ed il metodo di lavoro saranno questi, da oggi fino alla fine della nostra attività.”
Un appunto amministrativo, poi lo ha fatto l’ingegner Marone, Direttore Generale dell’Azienda, incalzato sul rapporto con le regioni che godono degli approvvigionamenti idrici dal Molise: “Rivedremo le convenzioni con le altre realtà regionali, anche alla luce del nuovo piano che vede 7 regioni del centro sud aderire ad un programma di gestitone delle risorse idriche, condiviso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e concordato con le strutture tecniche centrali.
Grazie a tale azione congiunta e coordinata, avremo la giusta tutela e salvaguardia dei bacini sotterranei e superficiali, la messa in sicurezza degli invasi e giuste norme sul trasferimenti idrico interregionale. Ad esempio, oggi l’unico accordo regolamentato è quello tra Molise e Campania, con una convenzione del 2000, aggiornata al 2010.
Questo per sottolineare che dobbiamo rivalutare e rimettere in discussione tutto quanto oggi è realtà così da restituire la giusta importanza al territorio ed alle sue risorse.”