Insediamento presso l’auditorium di Palazzo Gil, del Comitato di sorveglianza del Piano Sviluppo e Coesione della Regione Molise che, di fatto, avvia le sue attività.
L’evento è stato seguito in presenza e da remoto.Il Piano Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Molise, per un valore complessivo di 1.744,56 milioni di euro, è stato approvato dal CIPESS, in prima istanza, secondo la seguente provenienza contabile delle risorse: FSC 2000-2006 per 570,21 milioni di euro; FSC 2007-2013 per 742,38 milioni di euro; FSC 2014-2020 per 431,97 milioni di euro.
Il Piano, in pratica, riclassifica in un unico strumento tutta la programmazione FSC relativa ai cicli programmatori 2000-2006, 2007-2013 e 2014-2020, seguendo la disciplina contenuta nella delibera CIPESS n. 2/2021.Il PSC Molise comprende, nelle sezioni speciali “1 contrasto effetti Covid-19 PSC” e “2 copertura progetti ex PO 14-20”, le risorse relative alla riprogrammazione effettuata per effetto dell’emergenza Covid-19.
La sezione ordinaria del PSC ha un valore di circa 1606,33 milioni di euro; la sezione speciale 1 ha un valore di circa 88,53 milioni di euro, mentre la sezione speciale 2 ha un valore di circa 49,69 milioni di euro.Il presidente Toma, aprendo i lavori, ha sottolineato come il Piano giunga alla fine di un iter complesso di riordino e riorganizzazione dell’esistente reso possibile grazie al coinvolgimento dei livelli centrali e locali, ma è, allo stesso tempo, l’inizio di una nuova fase che, insieme ad una molteplicità di strumenti, permetterà a tutti di ripartire.
Per il Molise, in particolare, i temi che hanno già indirizzato l’azione regionale negli anni più recenti trovano, alla luce di quanto accaduto con gli eventi legati alla pandemia, una nuova centralità strategica.«La visione che abbiamo – ha evidenziato il governatore – non avrebbe fondamento senza gli strumenti operativi, infrastrutturali, materiali e immateriali che le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, unitamente alle risorse dei Fondi UE e a quelle del PNRR, ci mettono a disposizione».
«Il percorso di riordino del quadro degli interventi finanziati con le risorse FSC che abbiamo condotto insieme – ha detto ancora- e la messa a sistema degli interventi futuri, con particolare attenzione a quelli che si pongono l’obiettivo di rispondere agli effetti della pandemia da Covid-19 sulla nostra economia regionale e su tutti gli elementi fondanti della stessa, ci consentono di guardare alla ripresa come ad un obiettivo ragionevolmente perseguibile, ma anche ai prossimi anni come ad una occasione imperdibile, nel senso dell’opportunità che essi rappresentano ma anche nel senso che difficilmente se ne creeranno di altrettanto importanti».