Petraroia: “Pace, legalità e diritti, non consideriamole utopie”

Riceviamo e pubblichiamo

Il Mondo chiude gli occhi al cospetto del massacro dei curdi ad AFRIN, l’enclave siriana occupata dai carri armati turchi senza che né l’ONU, tanto meno l’Unione Europea e men che mai singoli Stati muovessero foglia. Nessuna nota delle Diplomazie, nessuna richiesta di convocazione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, nessuna proposta di sanzioni alla Turchia, il Paese che ha ricevuto 6 miliardi di euro dalla Commissione Europea per fermare il flusso di profughi sulla rotta balcanica. Erdogan può agire impunemente in Siria, può arrestare migliaia di oppositori politici, può chiudere giornali o TV ostili alla sua dittatura, può mandare la marina militare turca a bloccare le ricerche di idrocarburi avviate dall’ENI a CIPRO così come ha carta bianca nella persecuzione del popolo curdo senza che la civiltà europea e mondiale muova un dito ! D’altronde se Trump licenzia segretari di Stato e dirigenti FBI scomodi nel mentre promuove capi della CIA e familiari ai vertici delle istituzioni americane, chi dovrebbe difendere la pace, la legalità ed i diritti dei popoli oppressi ? Sicuramente non l’Europa ripiegata sulla propria crisi d’identità e alle prese con svolte autoritarie interne e risoluzione della BREXIT. In Cina l’Assemblea del Popolo ha votato al 99,9% la modifica costituzionale sancendo un mandato a vita per il suo uomo forte. In Russia Putin si è fatto rieleggere per la quarta volta dopo aver tolto di mezzo in modo sbrigativo gli avversari più temibili e si avvia a equiparare o superare Stalin per anni di gestione autoritaria del potere. In Brasile una plutocrazia corrotta si è sbarazzata con metodi discutibili del Presidente operaio e lo continua a perseguire per impedirgli di ricandidarsi e tenere saldamente le redini dello Stato. In Africa, Asia e America Latina imperversano dittature, colpi di Stato, generali al potere o teocrazie autoritarie ed oppressive con una regressione della cultura democratica, un uso spietato della violenza e un ricorso alla guerra su cui non si levano voci né si promuovono manifestazioni di contrasto in nessuna sede. Con i dittatori si preferisce concludere affari, vendere armi, promuovere scambi commerciali o fare accordi, transazioni o intese, secondo il nuovo Credo che antepone il valore delle merci al valore degli uomini. Le società occidentali si sono rattrappite, arroccate su sé stesse e hanno rinunciato a lottare per la Pace considerandola come la Legalità o come i Diritti dei Popoli alla stregua di un’UTOPIA buona più per i sermoni di Papa Francesco che non per le mobilitazioni di massa o per la sensibilizzazione delle coscienze. Battersi per la legalità e contro le Mafie è ritenuto inutile, superfluo, inconcludente e un qualcosa per cui non vale la pena perder tempo. Basta Don Luigi Ciotti a reggere l’urto della criminalità organizzata secondo i vigliacchi del terzo Millennio pronti a ululare se qualcuno sfiora un loro interesse ma del tutto ciechi, muti e sordi se è la società nel suo insieme ad essere gestita da omertà, collusioni e mafie di varia natura. Su Pace, Legalità e Diritti, non possiamo e non dobbiamo, far passare il messaggio che siano UTOPIE irrealizzabili. Non è così e non arrendiamoci !

Michele Petraroia

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