Il Documento di Economia e Finanza Regionale è il principale strumento di programmazione economico-finanziaria della Regione.
Contiene le linee programmatiche dell’azione di governo regionale, orienta le successive deliberazioni della Giunta Regionale e dell’Assemblea Legislativa e costituisce il presupposto del controllo strategico. Eppure il documento arrivato in aula redatto dal governo Toma è assolutamente insoddisfacente.
Invece di contenere linee programmatiche scendono a volte nel dettaglio chiedendo a noi consiglieri di impegnarci su precisi impegni senza però che ci sia stata una preventiva condivisione.Ed io non condivido da tempo le scelte di questo governo. Nello specifico, non condivido quanto indicato nel settore del personale dove, personalmente, avrei optato per un pubblico concorso piuttosto che per il reclutamento tramite la mobilità o lo scorrimento delle graduatorie degli enti locali.
Così come non condivido e non capisco le scelte fatte nel settore trasporti dove non appare chiaro come si possa dividere il Molise in due lotti e affidarli ad un gestore unico. Ma le principali motivazioni del mio mancato voto favorevole viene dal settore sanità. Qui Toma, che aveva promesso di potenziare la sanità pubblica, si limita a inserire nel DEFR che non toccherà i centri ospedalieri, lasciandoli dunque nelle condizioni in cui sono ora.
Senza contare la mancata realizzazione di un centro Covid, nonostante stiamo ancora affrontando la pandemia, e prevedendo 10 milioni circa per una torre Covid senza sapere se ci saranno un numero di posti letto sufficienti ai pazienti contagiati.
Correndo anche il rischio che l’ospedale Cardarelli faccia da supporto nel caso in cui i posti letto Covid risultassero insufficienti per la popolazione. Infine, ma non per importanza, gli investimenti. Se Toma preferisce gli interventi strutturali, parlando di un nuovo ospedale a Isernia, io ritengo che il problema della sanità pubblica regionale dipenda soprattutto dalla carenza di personale. E’ lì che bisognerebbe andare ad incidere per far ripartire i reparti e i servizi per i cittadini molisani.