La grave carenza di personale nelle strutture penitenziarie del Molise in un ordine del giorno presentato dalla consigliera regionale Aida Romagnuolo, passato all’unanimità nell’ultima seduta dell’Assise di palazzo D’Aimmo. Nelle case circondariali di Campobasso, Larino ed Isernia restano le criticità legate ad un organico scarno. La Legge Madia, infatti, ha tagliato il numero di dipendenti, costringendo i lavoratori ad occupare più posti di servizio. Il blocco del turnover, poi, ha portato l’età media del personale ad oltre 53 anni.
“Per i poliziotti penitenziari riposi e licenze risicate se non nulle – ha sottolineato la consigliera Romagnuolo – Il numero delle unità è ridotto al lumicino e la condizione del personale è sempre più complicata. La fotografia delle carceri molisane racconta di strutture che potrebbero collassare da un momento all’altro. Più volte e da più fronti è stato denunciata la realtà in cui versano i dipendenti. È una questione di sicurezza e rispetto per il lavoro che viene svolto con sacrificio ed impegno. È quindi doveroso che il presidente della Regione si interessi della vicenda, portando l’istanza presso la Conferenza Stato-Regioni e presso il Ministero di Grazia e Giustizia affinchè la pianta organica delle case circondariali di Campobasso, Larino venga rispettata, con il conseguente sblocco del turn over”.