Le accuse pesanti, gravissime, false e inaccettabili, usate dal Presidente del partito, Laura Venittelli, obbligano la segreteria regionale, riunita oggi 25 settembre, a rispondere in modo deciso e fermo, ma senza cadere nelle invettive offensive, agli attacchi rivolti all’indirizzo di Micaela Fanelli. Lo fa in modo formale, dopo aver svolto una discussione nell’organo deputato al confronto, rispettosa delle regole e dello spirito istituzionale:
Primo.Circa la CORRETTEZZA DELLE PROCEDURE.
1) L’approvazione dello Statuto è avvenuta a maggioranza assoluta in modo del tutto regolare, con 33 voti. Va detto con totale chiarezza onde non lasciare spazio ad equivoci.
2) Proprio nella consapevolezza che lo Statuto è un atto troppo importante per la vita di un partito, la discussione in Assemblea di domenica è stata aperta a tutti gli emendamenti e contestualmente è stata proposta una nuova discussione nei circoli e tra i membri dell’Assemblea. Tanto che già nel corso della stessa Assemblea, sono state avanzate e accolte proposte di emendamento.
3) La segretaria, inoltre, ha chiesto ai circoli di rivedere il testo per un approfondimento capillare, al seguito del quale lo stesso Statuto ritornerà in Assemblea per la nuova approvazione. L’auspicio è quello di favorire e garantire un confronto sui contenuti che dia luogo ad un comportamento istituzionale richiesto dal ruolo.
4) Lo Statuto è stato inviato ai circoli, molti dei quali hanno risposto con un contributo costruttivo.
L’iter e i metodi usati dalla segretaria Fanelli sono stati condivisi e formalmente approvati da Lorenzo Guerini, vice-Segretario nazionale del Pd e Responsabile Organizzazione, il quale con una lettera inviata alla segreteria regionale si complimenta per l’azione politica ed esprime il suo apprezzamento per il nuovo percorso intrapreso. “Mi complimento – ha affermato l’on. Guerini – per aver finalmente colmato una lacuna che da troppo tempo era presente nella vostra Regione… Bene a tornare in Assemblea come chiesto dal segretario Fanelli”.
Secondo. Circa la CONDIVISIONE DEI PASSAGGI.
1) Lo statuto, che non c’è dal 2007, è un atto dovuto, è uguale alla maggior parte delle regioni ed è opera della precedente segreteria. Quindi tutto, tranne che un atto di maggioranza.
2) I circoli erano stati convocati dal Responsabile dell’Organizzazione per condividere la festa e il percorso dello statuto. La riunione nella provincia di Isernia, convocata dal segretario di federazione, espressione della minoranza, è stata praticata da pochissimi circoli. Quegli stessi circoli, compreso quello di Venafro, hanno declinato l’invito all’Assemblea per discutere. In questo senso, anche le obiezioni di mancata condivisione rivolte dall’Assessore Scarabeo risultano totalmente destituite di fondamento.
3) L’invito a contattare l’estensore dello Statuto, l’avvocato Bellotti, è stato mandato a tutti il 6 settembre. E non è stata ricevuta alcuna richiesta di modifica.
4) Lo Statuto è stato portato in discussione due volte in segreteria e soprattutto in Direzione. C’è da ricordare che la minoranza non ancora esprime i propri membri; forse per poter dire, in modo strumentale “noi non veniamo coinvolti”. La minoranza, invece, dovrebbe nominare i membri della stessa, per garantire il corretto funzionamento delle istituzioni.
5) Il testo è stato discusso non nei circoli di Riccia o di maggioranza, ma di Guglionesi, dove ha vinto Laura Venittelli, appositamente per avere un campione rappresentativo della minoranza. E il circolo, dopo una discussione di qualità tra i membri che vi fanno vita attiva, ha espresso un parere positivo.
6) Alla stessa on. Venittelli è stato mandato un mese fa, e avrebbe dovuto attivarsi lei verso la minoranza, assumendosene il ruolo di coordinatrice. Cosa che alla segreteria non risulta abbia fatto. Al punto che verrebbe da chiedersi: l’on. Venittelli è presidente dell’Assemblea del Pd o è il capo dell’opposizione?
7) La presidente Venittelli ha convocato l’Assemblea per discuterne e alla convocazione non ha obiettato nulla.
8) Infine tutti i membri dell’Assemblea e i circoli hanno avuto la proposta finale di questo lavoro il 16 settembre 2014.
Terzo. SUI CONTENUTI.
La segreteria non ha ricevuto una parola sui contenuti.
Sicuramente un tema caldo dello Statuto è quello del divieto di ulteriori mandati in Consiglio regionale dopo i due consecutivi, salvo deroga per il terzo. E’ una norma presente in quasi tutti gli statuti regionali del Pd e che può essere oggetto di discussione e modifica. “Su questo siamo apertissimi”. La segreteria è convinta che le elezioni debbano essere determinare dal voto popolare e non da una disposizione statutaria, che tuttavia mira correttamente al ricambio degli eletti e, comunque, sottopone l’operato degli stessi a un giudizio svolto nei dieci anni di mandato.
L’invito è a discuterne.
La segreteria ha provveduto a inviare lo Statuto ai circoli e a pubblicarlo per senso della trasparenza sul sito del Pd (www.pdmolise.it) dove chiunque potrà dare un contributo.
Infine, oggi la segreteria ha discusso anche tre temi di merito:
a) I problemi dei dipendenti della formazione professionale;
b) La situazione della scuola molisana;
c) La zona franca urbana di Campobasso.
Sul terzo punto Micaela Fanelli ha informato la segreteria del lavoro che ha svolto in prima persona, in raccordo con le amministrazioni coinvolte, per ottenere un piccolo finanziamento, come primo passo.
“Questi sono i temi veri – ha affermato Fanelli -. Se riusciamo a far capire alle piccole e medie imprese di alcune zone di Campobasso, esistenti o che vogliono nascere, che c’è un azzeramento pressoché totale di tasse per cinque anni, e che questo è un risultato ottenuto perché la segreteria del PD Molise si è impegnata perché accada, credo che rendiamo chiaro il ruolo positivo di un partito”.