«È davvero strano che un governo dichiaratamente nazionalista, non crei le migliori condizioni affinché le imprese investano nel nostro paese. E lo è ancor di più se parliamo del processo di riconversione di uno stabilimento e oltre 2000 posti di lavoro, creando l’unico sito italiano per la produzione di batterie per i veicoli elettrici.
E questo nonostante uno stanziamento di 500 milioni già da tempo programmato e inserito nel PNRR, che l’attuale Ministro Urso si è ritrovato già pronto sulla scrivania.
I fondi, quindi, non mancano ma forse manca una strategia industriale, una visione che tuteli siti produttivi e lavoratori e che crei le condizioni strutturali affinché l’Italia sia protagonista, al pari di Francia e Germania, del processo di transizione che sta interessando il comparto dell’automotive a livello mondiale.
Abbiamo così presentato, al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, un’interrogazione per chiedere i motivi per cui mentre altri paesi europei decidono di investire nelle aziende che creano ricchezza nei territori, in Italia continuiamoa subire le scelte imprenditoriali delle sempre più numerose delocalizzazioni».
Così in una nota la deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli e il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle in Molise, Roberto Gravina.