“Apprendo con grande stupore ed enorme soddisfazione il fatto che l’On.le Federico sia diventato un fervente europeista. Il M5S è passato dalle campagne per l’uscita dall’euro a grande alfiere dei soldi Ue previsti dal Recovery Plan. Da europeista convinto la cosa non può che farmi piacere: gli do il mio caloroso benvenuto.
Detto questo, tengo a precisare che la mia non voleva essere una sterile polemica, ma soltanto un semplice appello dettato dalle preoccupazioni circa i ritardi del Governo italiano espresse dalla Commissione europea, non certo dal sottoscritto. Per quanto riguarda, invece, i 4,6 miliardi in più riservati alle infrastrutture del Mezzogiorno, invito l’On.le Federico a leggere con più attenzione il testo della Legge di Bilancio 2021 attualmente in discussione, di modo tale da scoprire che questa somma è in realtà ben poca cosa visto che si tratta di soldi spalmati fino al 2033.
Nel primo anno, il 2022, la cifra per ridurre il gap del sud è di appena 100 milioni. Un peccato, visto che quando si è trattato di finanziare le Olimpiadi invernali di Milano e Cortina, il Governo ha stanziato un miliardo di euro da spendere subito, entro il 2026.
Le analisi fatte sul sistema dei Conti pubblici territoriali ci dicono invece che per ridurre il divario infrastrutturale, al Mezzogiorno servirebbero 44 miliardi di euro, circa 2,6 miliardi all’anno. Sono sicuro che l’On.le Federico concorderà con me sul fatto che voler ridurre il gap infrastrutturale del sud con poche centinaia di milioni l’anno è come voler svuotare l’oceano con un cucchiaino”.