Una petizione promossa dal quotidiano ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ e firmata omai da moltissime persone porta avanti l’obiettivo di assicurare anche al Sud Italia l’alta velocità ferroviaria sulla dorsale adriatica. Anche l’On. Aldo Patriciello ha firmato on-line la petizione perché “fermamente convinto della bontà dell’iniziativa che servirà sicuramente a scuotere le coscienze su un tema, quello della mobilità al Centro-Sud, fortemente sentito dai concittadini che oggi si trovano isolati dal punto di vista dell’alta velocità e della connessione con il resto delle Regioni d’Italia.
Queste regioni non possono continuare a rimanere isolate. – continua Patriciello – Le infrastrutture di mobilità, e in questo caso l’Alta Velocità ferroviaria sulla dorsale adriatica, sono ormai imprescindibili perché garantiscono migliore possibilità di spostamento, sviluppo e crescita economica. Firmo la petizione e ringrazio il Direttore De Tomaso per la lodevole iniziativa che si interseca perfettamente con la mia attività parlamentare a Bruxelles finalizzata, tra le altre cose, proprio a migliorare la mobilità del Centro Sud Italia.
Tempo fa ho ritenuto opportuno sollecitare la Commissione, infatti, sul tema dei collegamenti tra le regioni del nostro Paese richiedendo espressamente il reinserimento della tratta Napoli-Palermo nel progetto di creazione del corridoio infrastrutturale europeo Helsinky-Valletta. Già in quella occasione motivai tale richiesta esponendo l’isolamento in cui vivono le regioni meridionali, in quel caso Sicilia e Calabria, per ciò che concerne i collegamenti di mare e di terra. Un’esigenza che si riversa in tutte le altre regioni del centro e del sud per le quali non possiamo più tralasciare la possibilità di predisporre risorse comunitarie per la costruzione di un’impalcatura infrastrutturale. L’Europa ha predisposto negli anni fondi FERS per lo sviluppo di corridoi ferroviari ma dobbiamo fare di più e di concerto con le Regioni interessate per assicurare a tutto il Centro-Sud Italia lo sviluppo che merita. Non possiamo immaginare un’Italia a due velocità, impegniamoci affinché questo obiettivo diventi una vittoria per tutti”.