Non è più richiesta alcuna licenza o concessione regionale a carico degli addetti alle attività agricole o connesse con l’agricoltura per l’esercizio delle attività di trebbiatura e sgranatura meccanica dei cereali e delle leguminose (di cui al regio decreto legge 23 aprile 1942, n. 433, e al decreto legislativo luogotenenziale 3 luglio 1944, n. 152).
Lo stabilisce un emendamento alla legge di Bilancio, approvato di recente dal Consiglio regionale e presentato dall’assessore Nicola Cavaliere.
L’obiettivo primario è semplificare le procedure amministrative dando un vantaggio alle imprese sia in termini economici (abolizione della tassa), che in termini soprattutto burocratici (riduzione dei tempi necessari per acquisire l’autorizzazione).
Ma in realtà a beneficiarne è anche la stessa Pubblica Amministrazione, perché di fatto ne facilita il suo operato. Considerato che i costi di gestione delle autorizzazioni sono fortemente superiori ai benefici derivanti dalla tassa.
“L’emendamento – commenta Cavaliere – è stato ormai recepito da tante regioni italiane, da ultimo Puglia e Campania. E rientra in un inevitabile processo di rinnovamento dell’agricoltura che deve rimuovere il più possibile quei piccoli o grandi ostacoli di natura burocratica (spesso anacronistici, come in questo caso), che rallentano o addirittura complicano lo sviluppo del settore”.