Partita dell’amicizia: un messaggio per il Molise

petraroia1Con la fascia di capitano al braccio e indossata la maglia n.10, Padre Giancarlo ha guidato in maglia rosa la squadra del clero della Diocesi in cui spiccavano tra gli altri i parroci di Ferrazzano e Macchia Valfortore. Dopo i saluti della FGCI Regionale, il giovane rappresentante del Real Gambatesa, Mariano Diiasio, alle 15.30 ha presentato la “Partita dell’Amicizia” tra gli applausi di diversi sacerdoti giunti a incitare i propri colori e del pubblico locale che con grande sportività si è schierato con le Pantere Rose in un clima di giovialità e socialità di rara bellezza. Un evento semplice che trasmette però un messaggio grande di armonia, coesione e impegno per il futuro, giocato nella ricerca della collaborazione, nella lealtà e nell’unità delle comunità locali.

La sfida per il Molise è dura se solo si pensa che dal 2002 al 2013 gli occupati in regione sono passati da 111.000 a 99 mila addetti nonostante il miliardo di euro aggiuntivi spesi per la ricostruzione post-sisma, i 70 milioni a fondo perduto per la GAM e le decine di milioni iniettate in una miriade di aziende sostenute con denaro pubblico ma schiantate a terra da fallimenti, procedure concorsuali e licenziamenti. In un clima da caccia alle streghe sono saltate le comunità montane e le province, si chiudono scuole e ospedali, si è alzata l’età pensionabile a 67 anni e si sono tagliati i trasferimenti anche per la pubblica sicurezza, i trasporti, le ferrovie, le poste, l’Enel e la Telecom. All’ordine del giorno c’è il superamento delle regioni e l’ulteriore arretramento della presenza dello Stato sul territorio con la chiusura di Prefetture, Questure, Camere di Commercio e altri uffici pubblici. In una situazione simile nel 30% dei comuni molisani si arroventa il clima pre-elettorale con veleni inutili, odi assurdi e polemiche laceranti. Si spaccano le famiglie per inseguire vessilli anonimi in cui i personalismi egemonizzano la competizione con accrocchi variopinti dominati dal ventre molle del centro mobile che sposta la palude sempre in direzione del vento. Ad una settimana dalla conclusione della campagna elettorale, salvo rare eccezioni, poco si è parlato del futuro del Molise, dell’Accordo di Programma col Governo sull’Area di Crisi, sul diritto alla salute, alla scuola e al lavoro anche nelle zone svantaggiate e di ciò che tocca da vicino le corde dei cittadini. Per il nostro territorio è preferibile cogliere il senso della Partita dell’Amicizia più che inseguire le divisioni di chi semina discordia in comunità che in questi giorni contano più candidati che abitanti.
Michele Petraroia

 

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