Il Molise spero avrà a breve una legge contro ogni forma di discriminazione per l’affermazione dell’uguaglianza – lo afferma, in una sua nota inviata alla stampa, la Consigliera regionale Paola Matteo – sto lavorando ad un testo normativo che spero sarà condiviso al più presto dai colleghi e colleghe dell’Assise regionale e dai vari stakeholders.
Il Molise farà un passo avanti significativo dal punto di vista dei diritti – prosegue la Consigliera Matteo – per essere una Regione al passo con l’Europa in questo campo e colmerà un vuoto normativo figlio di una lunga assenza di normativa nazionale. Non ci saranno discriminazioni di serie A o di serie B, ma un’azione contro tutte le discriminazioni possibili da quelle di genere in politica, a quelle ancora presenti nella società o sul lavoro.
La proposta di legge fornirà anche una base giuridica certa, si tratta di una proposta di legge che non vuole essere solo enunciazione di principi, ma che avrà una forte base pratica perché permetterà ai cittadini e alle cittadine di vedersi riconosciuti i propri diritti con forme di tutela ad hoc.
La proposta di legge introdurrà numerose altre innovazioni secondo le materie di competenza regionale: tra cui il richiamo del principio di parità; interventi di informazione e sensibilizzazione nei confronti di tutti i cittadini e le cittadine, promozione di iniziative di responsabilità sociale di impresa connesse all’attuazione del principio di non discriminazione, tutela della salute sui luoghi di lavoro del benessere lavorativo, si interesserà di sicurezza, politiche sociali, formazione professionale e istruzione, politiche del lavoro, promozione dell’imprenditorialità, per citare solo alcuni esempi. Il principio generale di non discriminazione – prosegue la Matteo – ha valore universale, riguarda ogni persona e come tale, è affermato nelle norme di diritto internazionale fin dalla Dichiarazione universale dei diritti umani adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948.
La Costituzione della Repubblica italiana all’articolo 3, primo comma, afferma la pari dignità sociale di tutti i cittadini e cittadine senza distinzione di condizioni personali e sociali. Da molti anni le Istituzioni europee invitano gli Stati membri ad affrontare questo tema in maniera adeguata, ottenendo nel corso del tempo l’adozione di leggi specifiche in gran parte dei Paesi dell’Unione. Pertanto è con spirito di rispetto, verso le leggi e in particolar modo verso la nostra Costituzione, che è nata in me – conclude la Consigliera Matteo – la volontà di predisporre una proposta di legge regionale che va nella direzione dell’affermazione dell’uguaglianza sostanziale in un’ottica di alto senso del dovere delle Istituzioni di essere garanti di principi costituzionalmente riconosciuti.