Passaggio di consegne improntato alla massima cordialità e al bon ton ieri mattina tra l’ex presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, e il governatore in carica Donato Toma. Un passaggio virtuale, come ha sottolineato Toma, con rifermento al fatto che, appena dopo la proclamazione, si è subito insediato e messo a lavorare alacremente.
«Più che passaggio di consegne – ha esordito Frattura rivolgendosi al presidente – un in bocca al lupo al presidente e un buon lavoro sereno, partecipato e costruttivo per la nostra regione. Approfitto di qualche secondo per ringraziare la stampa per il lavoro di questi cinque anni. Ti auguro con il cuore di comunicare meglio, di più, cercando di raggiungere tutti i cittadini perché possano avere contezza di quanto di buono per la regione potrete fare. Se dovesse servire un recall di qualcosa che in questi cinque anni abbiamo fatto, lo spirito e l’atteggiamento saranno sempre collaborativi e costruttivi. Davvero in bocca al lupo a te e agli altri venti consiglieri regionali»
«Ringrazio Paolo di questo in bocca al lupo – ha affermato Toma rispondendo a Frattura – lo incasso tutto quanto e dico viva il lupo, perché noi siamo ambientalisti e animalisti. Non mancherò di chiederti eventualmente ulteriori informazioni, spiegazioni, ampliamenti, perché penso che la Regione non debba avere soluzione di continuità nel senso istituzionale. Altra cosa è il piano politico, dove intervengono strategie diverse, ci sono punti di vista alle volte divergenti, ci sono impostazioni e azioni di governo variabili. Questo è il bello dell’alternanza e della democrazia».
Toma si è rivolto poi ai giornalisti presenti in sala assicurando che la comunicazione sarà uno dei punti cardine che andranno a supportare la sua azione di governo.
«Conoscete benissimo – ha detto il presidente – la mia particolare predisposizione alla comunicazione. Ci vedremo spesso, come vi avevo preannunciato nel corso della campagna elettorale e come continuo a dirvi. Apro una stagione di confronto costruttivo con i giornalisti, con gli enti locali, perché mi piace avere il rapporto diretto con il territorio, con il partenariato economico e sociale della regione».