“Ho sottoscritto la mozione di sfiducia al Ministro della Salute Roberto Speranza,
insieme a tanti colleghi preoccupati per l’operato del Ministro e del suo Ministero”.
Lo rende noto il senatore Fabrizio Ortis, che punta il dito contro il Ministro, tra l’altro,
anche per la gravissima situazione sanitaria determinatasi in Molise durante
l’emergenza Covid, con la mortalità aumentata di oltre il 1700 per cento tra prima e
seconda ondata.
“Speranza – ha detto Ortis – ha sempre saputo per tempo quale
fosse la gravità della situazione, sia da parte dei commissari alla Sanità del Molise, sia
da parte del Tavolo tecnico, nonché per mezzo degli atti di sindacato ispettivo
presentati in Parlamento (inclusi i miei e quelli della deputata Testamento).
Nonostante questo, ha inviato nuovi commissari esterni con enorme ritardo, senza
fare null’altro per mesi e mesi e ignorando persino l’appello a intervenire, dopo che mi
sono incatenato davanti al suo Ministero come extrema ratio per esprimere il senso di
urgenza che viveva e vive il Molise”.
La catena di inadempienze, opacità, omissioni, incomprensibili inazioni, in continuità
con i livelli apicali amministrativi del ministero della Salute, “è fin troppo evidente –
continua il senatore – Certamente informato sul mancato aggiornamento del Piano
pandemico nazionale, vicenda ormai tristemente nota, Speranza non poteva non
conoscere e non approvare l’operato del proprio capo di Gabinetto in relazione al
tentativo di occultamento del report dei ricercatori dell’ufficio territoriale OMS di
Venezia. La sua dichiarazione rilasciata alla Procura di Bergamo circa l’irrilevanza per
l’Italia di tale report desta inoltre fondati dubbi di veridicità”.
Non solo: Ortis, nella mozione di sfiducia, evidenzia anche “la totale inazione nel
monitoraggio digitalizzato delle attività dei diversi livelli di prevenzione per la cura
delle malattie in carico presso il Servizio sanitario nazionale, scaricando
surrettiziamente ogni responsabilità solo ed esclusivamente sulle autonomie locali”.
I comportamenti del Ministro, insomma, “appaiono incompatibili con il ruolo ricoperto
– conclude Ortis – motivo per cui ho deciso di esprimere la mia sfiducia nei suoi
confronti impegnandolo a rassegnare immediatamente le proprie dimissioni”.