Rosa Alba Testamento e Fabrizio Ortis scrivono agli altri parlamentari molisani e
tornano a lanciare l’appello per richiedere al Governo l’intervento diretto e
temporaneo di Emergency in regione.
La deputata e il senatore, nelle scorse settimane, si erano fatti promotori dell’invio di
quasi 13.000 firme raccolte dal Comitato per la difesa della sanità pubblica di qualità,
alla Presidenza del Consiglio dei ministri per sollecitare l’impiego temporaneo del
personale di Emergency sul territorio molisano. Contestualmente, avevano anche
chiesto, in nome e per conto del Comitato, un incontro urgente con il premier Draghi
per consegnare le firme materialmente e discutere delle annose criticità che
contraddistinguono il sistema sanitario molisano.
Ora la loro azione mira a coinvolgere gli altri parlamentari del Molise (Federico,
Tartaglione, Di Marzio e Occhionero) per ottenere risposte da Draghi e aprire un’ampia
e proficua discussione sull’emergenza sanitaria molisana.
Al centro, la cronica carenza di personale: medici e infermieri che mancano nei
reparti, nei Pronto Soccorso, nel 118, cui si aggiunge l’assenza di un centro Covid
dedicato (unico caso in Italia) causando un ingolfamento delle liste d’attesa e un
notevole ritardo nel rispondere alla crescente domanda di salute della popolazione.
“Nonostante rappresenti la vera emergenza del sistema sanitario regionale – scrivono
Testamento e Ortis – la carenza di personale qualificato è un punto sul quale il Piano
Operativo Sanitario 2019-2021, prossimo alla scadenza ma di fatto punto di partenza
del Piano 2022-2024, fa cenno in modo molto sommario e confuso, limitandosi a una
generica «valorizzazione del personale attivo in dotazione, attraverso sistemi di
misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale che
permettano di misurare e distinguere le prestazioni inadeguate da quelle eccellenti» e
trascurando il dirimente tema della sua implementazione numerica, obiettivo che
appare peraltro difficile da raggiungere a causa dell’alto numero di bandi di concorso
non indetti o non portati a compimento dall’Azienda Sanitaria Regionale del Molise”.
Testamento e Ortis sottolineano come sia necessario “un cambio di passo sulle
assunzioni, ma in attesa che questa svolta si concretizzi è urgente rispondere
tempestivamente alla crescente domanda di salute dei cittadini molisani”.
Di qui il sostegno della battaglia Comitato per la difesa della sanità pubblica di qualità
per inviare Emergency in Molise e il pressing per ottenere un appuntamento a Palazzo
Chigi e rappresentare, di persona, come le criticità del sistema non siano più rinviabili.
“Si attende una risposta dai colleghi molisani – concludono Testamento e Ortis –
perché una battaglia come quella sul diritto alla salute non può avere distinzioni di
colore politico”.