“Chiedo al Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, chiarimenti in merito alla paventata chiusura del presidio della Polfer a Campobasso”. Lo annuncia il portavoce al Senato del MoVimento 5 Stelle, Fabrizio Ortis, che esprime la propria contrarietà verso un provvedimento che ha origine dalla riduzione del numero di appartenenti alla Polizia di Stato, rideterminato il 28 agosto 2015, per effetto della cosiddetta ‘legge Madia’, in 106.242 unità, rispetto alla precedente dotazione di 117.291 operatori.
Un provvedimento, spiega il senatore, che non comporta particolari risparmi per le casse dello Stato e che, di riflesso, impoverisce ulteriormente un territorio già sguarnito, negli anni, di altri importanti presidi pubblici. Come sottolineato da varie sigle sindacali di settore, ricorda infatti Ortis, la chiusura della Polfer a Campobasso «determinerebbe gravi conseguenze all’attività di sicurezza delle reti ferroviarie della regione Molise sul percorso Campobasso-Napoli e Campobasso-Roma, con ricadute nei servizi di Polizia Giudiziaria. Senza tralasciare l’aspetto, paradossale, di sguarnire la sede del capoluogo di regione dell’unico ufficio di Polizia Ferroviaria, con effetti negativi anche nei servizi di prevenzione, specie dopo la chiusura del posto di Polizia Ferroviaria di Isernia», favorendo quindi «la nascita della microcriminalità con episodi di furto, asportazione di rame, delinquenza, spaccio, prostituzione, violenza”.
Secondo il senatore pentastellato, “il problema della mancanza di personale va invece affrontato con un apporto di nuove leve ancor maggiore rispetto a quanto si sta oggi garantendo, non certo con una soppressione di Uffici di Polizia. L’ufficio Polfer di Campobasso ha infatti competenza su quasi tutta la rete ferroviaria della regione Molise, provincia d’Isernia compresa; fanno eccezione solo i chilometri di dorsale adriatica per cui è competente l’altra sede regionale di Termoli. Trovandosi al centro dell’intera rete, la sede campobassana permette di raggiungere in tempi utili tutti i punti della ferrovia regionale; qualora chiudesse, i presidi più vicini al territorio dell’entroterra molisano diventerebbe (tralasciando Termoli, sita a 80 km da Campobasso) quelli di Foggia o Cassino, distanti entrambi ben 100 chilometri dal capoluogo”.
“Tutti sappiamo come purtroppo proprio nelle stazioni si creano e amplificano situazioni di degrado – afferma Ortis – senza contare che sotto il profilo di un eventuale risparmio di spesa per lo Stato i locali dove ha sede il posto di Polizia Ferroviaria sono di proprietà di Ferrovie della Stato e ciò che ruota all’interno della struttura in uso alla Polizia è sempre di proprietà di Fs, quindi economicamente il taglio è pari a zero”.
Di qui l’interrogazione al Ministro Lamorgese – che verrà presentata domattina – per evitare la chiusura del presidio, da scongiurare a tutti i costi.