”Non vogliamo Ministri in passerella. In Molise vogliamo che il diritto alla salute sia garantito a tutti. Lottiamo insieme perché Termoli sia ancora mamma di tanti bambini”.
Colleghe e colleghi, sono costretta a intervenire, oggi, per via di una emergenza che riguarda la mia regione, il Molise.
Un’emergenza che si chiama sanità. E mi rivolgo direttamente al ministro della salute. E’ di queste ore la notizia secondo la quale il commissario ad acta della sanità in Molise, ha firmato la chiusura del punto nascita dell’ospedale di Termoli.
Un fatto di gravità inaudita, deciso tra l’altro in sintonia con il cosiddetto ‘tavolo tecnico’, un organismo abominevole fatto di burocrati e ragionieri i quali, conti alla mano, decidono cosa e come fare la sanità in Molise. Lo fanno infischiandosene del destino e della salute delle persone, delle donne che devono partorire, dei bambini che nascono. Ma anche degli anziani, dei cardiopatici. Spostano, tagliano e suggeriscono chiusure con l’avallo dei commissari, perché il Molise è regione in rientro dal deficit per qualche decina di milioni di euro.
Ora, ministro Grillo, è bene ricordarlo anche in quest’aula: il diritto alla salute è di tutti. Nella mia regione si muore perché la tac è rotta. Perché il pronto soccorso è chiuso. E ora, ministro della salute Grillo e tutto il governo, è bene che si sappia che in una parte del Molise non si può nemmeno più nascere. Ma dove siete finiti dopo la campagna elettorale di un anno fa con il Molise che determinava le sorti del governo?
Ieri, ministro Grillo, lei ha detto che per la sanità in Molise non servono soluzioni fantasiose, come i medici militari. Voi non avete nemmeno un briciolo di fantasia e imbracciate la falce per tagliare dove capita.
Ma, attenti, il Molise esiste e vuole continuare a farlo, anche a dispetto di decisioni scellerate, avallate anche da questo ministro e da questo governo”, questo l’intervento alla Camera di Giuseppina Occhionero (LEU).