Ha appena iniziato i suoi lavori il nuovo Consiglio Regionale, che la maggioranza dei votanti ha voluto di segno politico diverso da quello precedente. Lo accomuna, tuttavia, a quello precedente una Giunta Regionale interamente al maschile, nonostante la presenza di sei Consigliere elette grazie alle quote di genere imposte dalla Legge Elettorale.
L’accaduto è stato reso possibile da uno Statuto che non prevede l’obbligo dell’alternanza di genere nella composizione della Giunta Regionale e che, negli ultimi cinque anni, non è stato modificato in tal senso.
L’assenza di un Assessorato alle Pari Opportunità, o anche solo di una Delega esplicita e riconoscibile alle Pari Opportunità ha comportato l’assenza di Politiche di Genere nella precedente legislatura ed anche non poche confusioni tra Politiche Sociali e Politiche di Genere quando è stato improrogabile, pena la perdita dei fondi ministeriali, attuare la Legge 15 del 2013, sul Contrasto alla violenza contro le Donne, con la relativa programmazione.
I movimenti femminili e femministi hanno dato segni di vitalità straordinaria negli ultimi anni, ed anche in Molise hanno espresso volontà di partecipazione alle scelte formulando proposte, elaborate collettivamente, per non arretrare rispetto ai diritti conquistati nel passato e per avanzare, soprattutto nel campo del diritto al lavoro.
Se tutto ciò non trova espressione adeguata all’interno delle istituzioni vuol dire che bisogna rivedere, oltre allo Statuto, anche le norme che regolano la composizione ed il funzionamento della Commissione Regionale di Parità e di Pari Opportunità, l’organismo preposto alla formulazione delle proposte sulle Politiche di Genere, che deve essere consultato ed ascoltato dal Consiglio, in quanto portatore delle istanze e dei bisogni espressi dall’intero territorio regionale.
Commissione per la Parità e le Pari opportunità
La Presidente Gabriella Faccone
Vice Presidenti Marcella del Gobbo – Pasqualina Barrea