“Insegno in un istituto superiore – spiega la candidata M5S alla Camera Rosa Alba Testamento – e conosco bene quello che per anni è stato perpetrato ai danni della scuola pubblica. Le forze politiche che si sono alternate al governo hanno attuato riforme al solo scopo di ridurre posti di lavoro e sottrarre risorse economiche al comparto.
In questi anni la scuola più che un’agenzia educativa è stata considerata un’azienda rompendo quell’equilibrio e quell’armonia che attraverso la collaborazione costruttiva con le famiglie consente di raggiungere i migliori risultati nella formazione degli studenti. Con la legge 107, poi, è stata ulteriormente mortificata la classe docente e sminuita l’importanza dell’istruzione, quindi se non cambiamo rotta ciò che ci aspetta sarà la prosecuzione e l’ulteriore peggioramento di quanto avvenuto finora.
Per questo vogliamo abolire la legge 107 (ambiti territoriali, bonus e chiamata diretta), vogliamo adeguare gli stipendi del personale scolastico alla media europea dato che sono i più bassi d’Europa e vogliamo ripristinare le cattedre tagliate e il tempo pieno. Tra le priorità – continua Rosa Alba Testamento – ci sono sugli investimenti all’edilizia scolastica (in primis sulla sicurezza). Lo stato degli edifici scolastici rappresenta uno dei punti critici del nostro sistema di istruzione e lo confermano i dati dell’anagrafe dell’edilizia scolastica (strumento di monitoraggio previsto dalla legge n. 23 del 1996 ma arrivato con ben 20 anni di ritardo).
La fotografia della situazione scattata dal Miur ci dice che quasi il 50% delle scuole è stato costruito prima del 1971. Metà delle scuole italiane ha, quindi, oltre 40 anni e solo il 70% delle strutture esaminate è stato progettato per ospitare al suo interno un istituto scolastico. Occorre perciò un piano decennale per la messa a norma e in sicurezza, la riqualificazione e il rinnovamento di tutte le scuole italiane e degli ambienti dell’apprendimento; un piano di ricognizione e monitoraggio costanti dei lavori eseguiti; l’istituzione di un Fondo unico cui si accede tramite piani triennali.
Ma non è tutto. Nella nostra idea di scuola – ancora Rosa Alba Testamento – vogliamo aumentare le ore laboratoriali negli istituti tecnico-professionali e potenzieremo sport e lingue straniere. I posti di sostegno devono essere coperti con personale specializzato a tempo indeterminato, facendo coincidere l’organico di fatto e i posti in deroga con l’organico di diritto (in modo da assicurare ai nostri alunni competenza e continuità). Inoltre vanno ripristinati i posti Ata tagliati dalla legge di Stabilità del 2015, va abbassato il numero degli alunni per classe a 22, numero che deve scendere a 20 dove sia presente un alunno in situazione di disabilità.
Infine vogliamo abolire i test Invalsi dalle valutazioni d’esame, abolire la legge Fornero quindi si potrà andare in pensione con 41 anni di servizio oppure raggiungendo la cosiddetta quota 100, basata sulla somma di età anagrafica ed età contributiva”.