Il progetto di legge per la istituzione di una Commissione Antimafia in Molise può diventare realtà. Dopo i vari annunci di Vincenzo Musacchio arrivano le prime adesioni da parte dei consiglieri regionali. Si sono detti disponibili il consigliere Vittorio Nola (M5S) e la consigliera Filomena Calenda (Lega). Quest’ultima ha manifestato un particolare entusiasmo nello sposare il progetto e nel credere nella necessità di una Commissione antimafia che attraverso una rete di esperti sia efficace ed efficiente contro le infiltrazioni del crimine organizzato nel nostro territorio. Dunque l’idea di Musacchio, già attuata in Emilia Romagna, potrebbe vedere la luce a breve (e fare i primi decisivi passi) anche in Molise. Sarà un progetto serio ed efficace, con l’aiuto di una serie di esperti della materia, per prevenire e lottare il crimine organizzato che, purtroppo, s’annida anche in Molise.
Ho un’idea precisa – afferma Musacchio * – e nel corso dei prossimi giorni approfondiremo l’argomento assieme ai due consiglieri regionali che si sono dichiarati disponibili. Sono contento dell’adesione dei due componenti dell’assise regionale all’iniziativa e sono convinto che creeremo uno strumento indipendente e straordinario nella lotta alla criminalità organizzata. Chiedo, inoltre, a gran voce la condivisione del progetto da parte di tutti gli altri consiglieri regionali. In questo momento, ha concluso il giurista molisano, la criminalità organizzata non costituisce ancora un pericolo pressante, quindi, se ci sarà la volontà politica, con l’istituzione della Commissione antimafia potremmo iniziare un percorso di prevenzione e di lotta alle mafie che possa dare presto i propri frutti.
Mi auguro che il progetto di legge arrivi subito in consiglio in modo da vedere se i rappresentanti del popolo molisano diranno no alla mafia. Credo che l’antimafia diretta alla prevenzione e alla repressione della criminalità organizzata debba essere accompagnata dall’antimafia della politica e dell’economia, dall’efficienza della pubblica amministrazione, dal buon funzionamento della scuola. Mi auguro che questa volta le istituzioni molisane facciano un salto di qualità. Il problema sarà unire valori e interessi, unire la lotta alla mafia anche ad un progetto di partecipazione democratica.
I processi di liberazione non avvengono attraverso la delega a un leader ma attraverso un impegno corale, quotidiano, per cui sono convinto che la totalità dei molisani voglia lottare le mafie con ogni mezzo di conseguenza sono fiducioso che il mio progetto diventerà presto realtà. I cittadini molisani possono fare tanto sia singolarmente conducendo la propria vita con onestà e impegno, sia unendosi ad altri per svolgere attività che si prendano cura dei beni comuni e dell’interesse generale, sia rivendicando che la politica torni ad essere cura della collettività e dello Stato e che sia affidata ai migliori e non agli affaristi e ai profittatori.
* VINCENZO MUSACCHIO
-Giurista e docente di diritto penale in varie Universita’ italiane ed estere
-Docente presso l’Alta Scuola di Formazione della Presidenza del Consiglio in Roma (2011-2012)
-Presidente dell’ Osservatorio Regionale Antimafia del Molise
-Direttore Scientifico della Scuola di Legalita’ – don Peppe Diana – di Roma e del Molise