Tra sprechi, consulenze e falde acquifere. Il Movimento 5 Stelle mantiene la promessa e presenta un’interrogazione in Consiglio regionale per far luce sull’ennesima ‘grande schifezza’ in progettazione. Nel Molise dei “pensatori dell’assurdo” sono ormai troppe le grandi opere annunciate e mai realizzate (in molti casi, per fortuna). Tra tutte, spiccano per irragionevolezza l’aeroporto a Cantalupo e l’autostrada Oratino-Castelpetroso, primo lotto della Termoli-San Vittore. Tuttavia, ciò che realmente offende l’intelligenza dei molisani è che, nonostante non esistano né su carta né di fatto, queste opere sono costate milioni di euro scippati dalle tasche dei molisani per mantenere in vita rispettivamente: la Società Autostrade del Molise spa con circa 150mila euro l’anno e la Aeroporto del Molise spa, società che nel 1999 venne costituita proprio per gestire lo scalo che sarebbe dovuto nascere di lì a poco. Ogni anno questa società, controllata a maggioranza dalla Regione tramite il Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Campobasso-Bojano e la FinMolise (la Finanziaria della Regione), fagocita 102mila euro. Ma, non essendo stato costruito nessun aeroporto, non ha mai prodotto un atto.
Questo “gioco perverso” di pensare e progettare l’irrealizzabile vede quali uniche vittime i cittadini depauperati delle risorse che invece dovrebbero servire, magari, a migliorare realmente una viabilità al collasso. Ma una delle opere che rischia di diventare l’ennesimo baluardo dell’inefficienza e dello spreco è il cosiddetto “Lotto Zero”, un progetto che prevede la costruzione di una strada di 5,450 km. Un progetto presentato dall’Anas al fine di creare un collegamento tra la statale 17 e la Isernia-Castel di Sangro, all’altezza del bivio per Miranda. L’opera avrà un costo stimato di 144 milioni di euro. Avete letto bene, 144 milioni di euro per 5,4 km di strada. Una lingua d’asfalto che si stenderebbe alle porte della città pentra e in grado di minare la salubrità dell’ambiente, per la sua collocazione a monte delle sorgenti del fiume Sordo, che dai tempi dei Romani alimentano l’acquedotto di Isernia.
In epoca Iorio, con Delibera di Giunta Regionale n. 88 del 2013, su proposta dell’allora assessore Velardi venne rilasciato giudizio positivo di compatibilità ambientale, nonostante l’Autorità di Bacino dei fiumi Liri, Garigliano e Volturno avesse sollevato molteplici osservazioni in merito all’impatto dell’opera viaria sulle sorgenti San Martino e, in generale, sul sistema acquifero: falde, sorgenti e corsi minori. Il tutto con un più che potenziale rischio di intorbidimento delle acque sorgive soprattutto in fase di costruzione. Pare che gli stessi dubbi sollevati dall’Autorità di bacino non siano stati sciolti nemmeno da uno studio di consulenza idrogeologica affidato all’Università del Molise, Groundwater Research Center.
Insomma, siamo alle solite: studi di fattibilità, consulenze e progettazione, ma dell’irragionevole opera nemmeno l’ombra: anche questa volta, aggiungiamo, per fortuna. Ecco perché su impulso degli attivisti del MoVimento 5 Stelle di Isernia, abbiamo appena depositato formale interrogazione al governatore Frattura. Vogliamo semplicemente sapere qual è il progetto, quali sono le consulenze affidate e a quali costi.
In definitiva, siamo al fianco degli attivisti isernini del MoVimento 5 Stelle e dei comitati che a gran voce reclamano trasparenza: prendendo spunto dal film Oscar di Sorrentino, questa rischia di essere l’ennesima “grande schifezza” partorita dall’Anas e avallata dalla Regione Molise.