Ieri una delegazione di Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti, guidata dal
segretario regionale Ernesto La Vecchia, è scesa in piazza contro il nuovo Piano
Operativo sanitario, definito con un gioco di parole un “POS imPOSsibile, sordo e cieco
di fronte alle richieste che giungono da ogni parte affinché si pianifichi una sanità
moderna e a misura d’uomo”.
“Un POS calato dall’alto che non tiene conto delle necessità dei cittadini e tantomeno
degli operatori del settore – denuncia La Vecchia – che non prevede investimenti, e una
adeguata programmazione, per il potenziamento e la modernizzazione dei servizi socio
sanitari sul territorio. Al contrario punta tutto sulla esternalizzazione di segmenti del Ssr
alle regioni limitrofe, Benevento, Napoli, Vasto o Foggia.
Si continuano così a dilapidare risorse economiche di tutti per una mobilità passiva
sempre crescente dei pazienti molisani”.
“Eppure – aggiunge – era POSsibile utilizzare queste risorse per attuare davvero i Livelli
Essenziali di assistenza. Così, invece, si abolisce, di fatto, la sanità regionale del
Molise. Se vogliamo continuare ad avere dignità di regione, se vogliamo lasciare un
modello decente, e giusto, che rispetti il diritto alla salute dei cittadini, alle future
generazioni, non POSsiamo non opporci a questo progetto. F.I.S.M.U. è e sarà al
fianco dei cittadini e degli operatori sanitari per far sentire la voce della protesta.
Bisogna fare fronte comune. È POSsibile, è nostro dovere”. Ora, se no quando.
Molise in piazza, i medici contro il nuovo piano Operativo Sanitario
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