A breve il leader maximo della Lega Nord Matteo Salvini verrà in Molise a caccia di voti. Lo ha detto l’ex presidente della provincia pentra, Luigi Mazzuto, dirigente della Lega Nord dopo un passato da democristiano e poi in Forza Italia. Dunque, la Lega vuole i voti del Mezzogiorno. Facendo finta di dimenticare offese e improperi rivolti da Bossi, Calderoli, Salvini e Co. a noi “poveri meridionali”. Purtroppo, i leghisti ignorano, o fingono di ignorare, che il Mezzogiorno è stato invaso, saccheggiato, messo a ferro e fuoco e sottoposto ad una vera mattanza dalle truppe dei Savoia, sostenute dai cosiddetti “eroi” risorgimentali, ben fieri di aver consentito la uccisione di un milione di abitanti dell’ex Regno di Napoli. Certo, i festeggiati i centocinquant’anni dall’Unità d’Italia, il conflitto tra Nord e Sud dovrebbe ritenersi storicamente superato. Ma a lungo è stato fomentato da forze politiche che lo utilizzano spesso come una leva per catturare voti. Pino Aprile, autorevole giornalista nazionale, è tra gli ultimi in ordine di tempo a sollevare una giusta polemica, dopo storici di fama mondiale, in un dibattito dai toni sempre più accesi, per fare il punto su una situazione che si trascina da secoli, e che di recente sembra essersi radicata in uno scontro di difficile composizione tra Lega Nord e Mezzogiorno d’Italia. Percorrendo la storia di quella che è stata una proditoria conquista-invasione, vengono oggi alla luce fatti che, nella retorica dell’unificazione, sono stati volutamente rimossi e che invece aprono una nuova e sconvolgente finestra sulla facciata del trionfalismo nazionalistico che vede i meridionali “brutti sporchi e cattivi” ed i settentrionali “belli, bravi e buoni”. C’era e permane in Italia un vero razzismo per i meridionali, come dimostrano autorevolissime testimonianze. Giorgio Bocca, tra i più noti giornalisti italiani e fine intellettuale della Sinistra, ammise “sono antimeridionale, passo per razzista e forse lo sono”… Dunque, non solo il falso medico Umberto Bossi, né suo figlio ultraripetente a scuola, disprezzano il Meridione. Ora Matteo Salvini, lo smemorato che ha seppellito le inchieste penali sulla Lega Nord sotto fiumi di retorica leghista, viene in Molise. Secondo Beppe Grillo ”il libro “Terroni” di Pino Aprile, che mette in luce i tanti falsi della Lega Nord, dovrebbe invece diventare un testo scolastico, per portare a galla la verità storica. “Da 150 anni invece ci raccontano la barzelletta del Sud liberato dai Savoia per portarvi la libertà, la giustizia, il progresso. “Terroni” descrive invece con una puntigliosa documentazione e ricerca delle fonti una ben differente realtà. Quella di un Regno di Napoli ricco e molto più dotato del Piemonte, prima occupato e poi spogliato delle sue attività fiorenti produttive, con centinaia di migliaia di morti tra la popolazione civile. Un Paese “senza più padri”, costretti a milioni, per sopravvivere, all’emigrazione (prima sconosciuta) dopo l’arrivo dei Savoia che, per prima cosa, ne depredarono le ricchezze a partire dalla ingentissima Cassa del regno delle Due Sicilie. “Terroni” racconta di paesi rasi al suolo,d i genocidi, di deportazioni, e della nascita delle mafie alleate con i nuovi padroni”. Cosa ne pensa di tutto questo la Lega Nord? (Agostino Rocco)
Molise Città- Centro Studi Politici: Salvini in Molise a caccia di voti, i leghisti ignorano la storia del Mezzogiorno?
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