«Con l’approvazione del cosiddetto decreto MilleProroghe si è consumato un atto contro le prospettive di sviluppo della nostra regione e dei suoi due comuni capoluogo per favorire i Comuni delle Regioni del Nord come Lombardia e Veneto.
Campobasso soprattutto ma anche Isernia abbandonate al loro destino, perché i rappresentanti parlamentari del Molise e anche espressione delle due città non hanno saputo difendere gli interessi dei cittadini».
Parole dure, quelle pronunciate dalla esponente del Partito democratico, la presidente dell’assemblea regionale Laura Venittelli.
«Il Governo Conte e la deriva Nordista guidata dalla Lega hanno mostrato il loro vero volto. La scomparsa dei fondi destinati al recupero delle periferie di città disagiate impedirà importanti programmi di riqualificazione urbana, ossia impedirà di migliorare la vivibilità e di aumentare la qualità della vita nelle zone a cui è stata rapinata questa dote. Di rapina si tratta, rapina politica, poiché sono soldi che saranno dirottati su enti locali che non ne necessitavano affatto nel meccanismo di perequazione e sussidiarietà».
La dirigente nazionale Dem Laura Venittelli non riesce a mascherare la propria delusione rispetto all’attuale azione dell’esecutivo di Palazzo Chigi a maggioranza giallo-verde.
«Quel che fa maggiore specie e che desta stupore è come mai un Movimento come i 5 Stelle che al Sud traggono forza vitale elettorale si rendano complici di uno scippo al territorio, a vari territori. Non possiamo che protestare contro le opportunità che perderanno i nostri due capoluoghi Campobasso e Isernia».
Per l’ex deputata molisana, infatti, il Governo Conte su temi economici e sociali mostra di essere in stato confusionale.
«Agli occhi della cittadinanza italiana si forma la convinzione di una compagine di transizione, che cerca di campare alla giornata, ora si tornando a brandire i cavalli di battagli elettorali, ma le sirene sui conti pubblici che si sono udite da Bruxelles e Francoforte, per leghisti e grillini trasformeranno i loro sogni nell’incubo del Paese. L’auspicio è che si metta fine al più presto a questa esperienza pittoresca».
Per l’onorevole Venittelli, questa approvazione evidenzia in modo ineluttabile come il Molise sia preda della Lega, che peraltro sul nostro territorio è una specie di polveriera.
Inoltre, spiega la dirigente nazionale dem, «Il governo non ha deciso di sbloccare gli avanzi. Ha dovuto farlo in attuazione della sentenza della Corte costituzionale. Usare i fondi del bando periferie per finanziare lo sblocco degli avanzi significa togliere trasferimenti agli enti locali per fargli utilizzare soldi che sono già nella loro disponibilità. Quindi le due questioni non possono essere messe assieme. Rispetto al finanziamento dei progetti (96) che sono saltati, c’è solo una fumosa promessa del governo così poco credibile che l’Anci ha interrotto ogni rapporto istituzionale con l’esecutivo. Inoltre togliere quei soldi ai Comuni incrina il rapporto di leale collaborazione tra enti che sono “costitutivi della Repubblica secondo il dettato costituzionale.
Parliamo di risorse sulla riqualificazione urbana ed interventi per la sicurezza nelle periferie, ovvero risorse che guardano ai quartieri abitati dai soggetti più deboli e poveri delle nostre città
Le risorse che vengono reindirizzate verso i Comuni con avanzo di amministrazione costituiscono solo una ridotta frazione di quanto già previsto nella passata legislatura con la riforma del patto di stabilità e rappresentano, sicuramente, un vero e proprio scippo per il nostro Molise ed a favore dei comuni delle regioni Leghiste del Nord Italia (i Comuni in avanzo di amministrazione sono, per i dati Anci, situati per l’89% al Nord).
Tali somme non potranno con certezza essere utilizzate nell’anno in corso, non essendo prevista oltretutto nessuna norma attuativa, mentre sono stati bloccati interventi che avrebbero consentito di effettuare investimenti pubblici in tempi rapidissimi, con conseguente aumento sulla domanda aggregata».
La Venittelli contesta, quindi, quanto affermato dall’onorevole Federico, perché l’iniziativa fu tutta finanziata mentre il riferimento alla sentenza della Corte Costituzionale è decisamente un pretesto per de-finanziare i progetti – già in corso d’opera-dei comuni del Sud e dei comuni Molisani.
La sentenza della Corte 74/2018 non dice che le risorse vanno sottratte ai Comuni assegnatari, ovvero a tutti i comuni assegnatari del Bando per le periferie urbane, ma solo la necessità di acquisire nel corso delle procedure la previa o successiva intesa con le regioni interessate.
Infine, la Regione Molise, nonostante la presenza di un assessore leghista e di altri rappresentanti leghisti, non avrebbe mai potuto cedere le risorse assegnate con il precedente governo al cosiddetto Lombardo-Veneto.
Il Governo ed i nostri rappresentanti avrebbero dovuto pretendere per andare in linea con l’indirizzo della Corte Costituzionale, che “le intese in sede di Conferenza permanente Stato/Regioni potessero essere anche successive all’adozione dei decreti.
Invece la pronuncia della Corte è stata presa a pretesto per togliere le risorse ai nostri Comuni, nel Molise a Campobasso e Isernia, e per dirottarle, con buona pace della lega molisana e dei parlamentari del M5s, nei due comuni capoluogo». «E’ totalmente illogico bloccare progetti già avviati ed immediatamente cantierabili con aumento possibile del contenzioso giudiziario sule convenzioni in essere», conclude la dirigente Pd Laura Venittelli.
Milleproroghe/ Venittelli: un atto contro le prospettive di sviluppo della nostra regione
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