Non è vero che non c’è bisogno in Italia di un “campo politico” proveniente dalla migliore tradizione socialista e del cattolicesimo democratico. In Italia c’è ancora una sinistra capace di battere una destra non più solo liberista ma cinica, confusa e pericolosa.
Si parta dai contenuti e su quelli si costruisca un’identità e si facciano alleanze. Non basta un leader, serve una classe dirigente, una squadra di governo.
Se questo “campo” vuole ambire a guidare di nuovo il Paese non basta tornare semplicemente tra la gente ma organizzare con essa l’alternativa all’attuale Governo.
Non basta più fare passeggiate nelle zone più “delicate” del nostro Paese, non basta più richiamarsi ad una sorta di “vogliamoci bene”, non basta più dichiararsi appartenenti ad una ideologia o piuttosto che ad un’altra, non basta più solo contestare le scelte di Salvini o Di Maio, ci vuole uno scatto di reni civico, politico e culturale capace di ridare fiducia e quindi uscire dalla situazione da “ pugile suonato”, anche se giustificato dal tremendo “knockout” politico ricevuto nelle ultime tornati elettorali. Questa volta, purtroppo, l’elaborazione del lutto ha tramortito chi dovrebbe avere sempre presente la propria comunità politica e motivarla a comuni battaglie.
Quello che sta costruendo il Partito Democratico, mi sembra un percorso adeguato a tale scopo, cioè un FORUM per costruire l’alternativa per l’Italia:
Una sfida per riconnettersi ed espandere la propria comunità.
Aprire una campagna di ascolto, con i circoli del PD, con gli amministratori locali, tink tank, associazioni e corpi intermedi.
Bisogna scrivere una pagina nuova aprendo una discussione vera sui temi tra i circoli e nella società civile con assemblee territoriali utilizzando, ovviamente, non solo le sedi territoriali ma anche i nuovi strumenti di comunicazione:
1) Nuova Europa,
2) Ridurre le diseguaglianze e tornare a crescere
3) capitale umano, innovazione e mobilità sociale
4) Sviluppo sostenibile
5) Cittadinanza e integrazione
6) Quale democrazia
Al termine di questo percorso un FORUM PER L’ITALIA, con delegati interni ed esterni al PD, con una narrazione unitaria sui TEMI per tracciare insieme alla società civile, dialogando anche con alle altre forze politiche, la costruzione di una vera alternativa politica.
In sintesi che “l’elaborazione del lutto”, questa volta, si trasformi da semplice autocommiserazione in una concreta analisi degli errori di percorso commessi, quindi l’identificazione chiara di una nuova rotta che rimotivi, solleciti e risvegli quella parte di Paese che aveva creduto, ma crede ancora, al progetto inziale del Partito Democratico.
Nicola Messere
Componente Assemblea Nazionale Partito Democratico