Un forte appello per un’Europa che riscopra la sua vocazione popolare». È questo il senso del Manifesto “Sì all’Europa per farla”, che è stato presentato giovedì 16 maggio in Molise. Alle ore 18.00 a Campobasso nella Sala conferenza dell’Incubatore Socaile alle ore 21.00 a Termoli presso l’aula meeting “la Vida”.
Un documento, frutto della collaborazione tra le due associazioni cattoliche, che porta la firma del presidente nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori, Carlo Costalli, e del presidente Onorario dell’Associazione “Esserci”, Giancarlo Cesana.
C’è stata una grande partecipazione di pubblico ad entrambi gli eventi, segno che la popolazione è sensibile ai temi dell’Europa. Molto animato anche il dibattito. “il Manifesto vuole offrire una proposta di Europa per il futuro” spiega Michele Cutolo, Vice Presidente Generale del MCL che ha coordinato i lavori, “chiede di promuovere una concezione della cosa pubblica sussidiaria, capace di valorizzare il protagonismo della persona, delle associazioni, dei corpi intermedi; un’attenzione alla famiglia come fondamentale fattore di stabilità personale e sociale; una politica che metta al centro il lavoro con investimenti speciali per i giovani; un ripresa del ruolo centrale dell’Europa nel mondo. Questo documento è un appello a non soccombere alle paure che avvolgono il futuro dell’Europa, affinché in un momento decisivo della storia europea si possa riscoprire l’importanza di una presenza pubblica dei cattolici rilanciando un coinvolgimento ampio, fino a individuare, nelle liste a noi più vicine, candidati a cui attribuire le nostre preferenze”, ha concluso il vice presidente nazionale di Mcl.
“Questa Europa, così com’è, non ci piace, ma ci appartiene fino in fondo”, ha ammesso Michele Rosboch, docente della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino, “il nostro manifesto presenta alcuni punti particolarmente qualificanti: la necessità di rimettere al centro la persona anteponendola sia allo Stato sia alle burocrazie; ribadisce l’importanza dei corpi intermedi e dell’aggregazione di categorie sociali; lancia una proposta politica chiara per la riaffermazione del popolarismo. Punti inequivocabili che richiamano alla necessità di riformare l’architettura europea secondo i nostri ideali» ha concluso il professore. Una nuova Europa che sia più vicina anche alle regioni più piccole come il Molise: “vogliamo un’ Europa dei popoli” ha commentato Roberto Di Baggio – Assessore Regionale “più vicina ai problemi concreti della popolazione, che si occupi di più delle aree più deboli del Paese”.
Un momento storico importante per “il vecchio continente” possiamo immaginare una nuova Europa, solo se guardiamo al Partito Popolare Europeo” ha commentato Vincenzo Cotugno, Vice Presidente della Regione Molise “è necessario riscoprire i valori fondativi dell’Unione per un nuovo modello di sviluppo”.
Sono intervenuti a Campobasso Maria Domenica D’Alessandro, candidato sindaco del Centro destra, a Termoli Francesco Roberti, aspirante primo cittadino della città adriatica.
La necessità che i laici cattolici italiani «mettano a disposizione di tutti le proprie capacità e le proprie forze spirituali, intellettuali e morali» è stata più volte evidenziata dal Papa: “Papa Francesco ha più volte sottolineato che per i credenti coinvolgersi nella politica è un obbligo per un cristiano” ha commentato Stefano Calvano – Referente regionale di Esserci “noi cristiani non possiamo giocare da Pilato, lavarci le mano” ha concluso l’esponente cattolico.
“possiamo pensare al futuro del nostro Molise solo in un contesto europeo” ha commentato Antonio Chiatto, Presidente MCL Molise “il futuro delle aree interne del nostro Paese, dipende anche da quella che sarà la nuova Europa”, ha concluso il referente del Molise.
“L’Europa riscopra le radici per ritrovare la sua identità” il messaggio del Presidente nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori, Carlo Costalli “Il progetto europeo è in crisi e le difficoltà di questi tempi sono evidenti a tutti: non sembra esserci un’opinione pubblica seriamente euro-peista, non si intravedono interessi forti verso la federazione né valori egemoni che fungano da punti di riferimento” sottolinea il Presidente “ senza dubbio è uno dei momenti più difficili dalla creazione dell’Unione Europea, ma noi dobbiamo impegnarci per far tornare a vivere la vera Europa: un’Europa solidale, politica, democratica, vicina ai popoli europei.
Un’Europa in grado di contrastare la povertà e la disuguaglianza sociale, di realizzare un piano di occupazione giovanile, ma anche di affrontare con equilibrio e capacità di visione la questione dell’immigrazione, con un Parlamento Europeo che abbia maggiori poteri legislativi, e con una politica estera e di difesa final-mente unitarie. Proprio su questi temi abbiamo redatto il Manifesto “Sì all’Europa per farla”, un documento firmato nel mese di novembre, in vista delle elezioni europee, insieme ad altri esponenti del mondo cattolico per ribadire il nostro Sì all’Europa, nella consapevolezza che dobbiamo continuare a farla e farla meglio.
L’Europa ha bisogno di ricostruire la propria identità e di riappropriarsi delle proprie radici cristiane, altrimenti rischia di abbassare il profilo dei valori e di lasciare spazio al nichilismo della tecnica:un’Europa senz’anima e senza motivazioni ideali, destinata a non avere futuro” conclude Costalli.