Non c’è, fortunatamente, nessun evento catastrofico per fare arrivare in Molise medici militari, come pure è irrituale inserire ausiliari in attesa di pensione.
Il ricorso a medici civili per assicurare i servizi essenziali, attraverso Agenzie di settore specializzate, in via temporanea ed in attesa delle procedure di sblocco delle assunzioni, è la soluzione che fa al caso Molise, come anche è accaduto in altre regioni. Anche nelle regioni commissariate, per il principio di sussidiarietà, i cittadini hanno diritto ad avere assicurati tutti i servizi essenziali. L’ipotesi prospettata dal Commissario ad acta alla Sanità, risponde solo a logiche autoreferenziali.
Le cifre: oltre quota 160 da due anni, 167 nel 2017 con previsioni di 170 ed oltre per il 2018 nella griglia LEA, testimoniano ampiamente che la Sanità in Molise è ad un passo dalla soluzione di rientro, se non fosse per i fondi di fatturazione extra budget da accantonare da parte della Regione. Da ciò ne deriva che la fase commissariale può ritenersi conclusa.
Stiamo lavorando ad una soluzione ad hoc che permetta ai molisani di avere i medici per erogare i LEA, come tutto il resto d’Italia. Così stante le cose, a testa bassa si dovrà procedere alla fase riorganizzativa della Sanità in Molise.
Il Coordinatore Regionale Lega Molise