Le molteplici criticità che assillano il Molise compromettono il confronto sulla manovra finanziaria regionale per il 2018 e rendono problematica la risoluzione delle innumerevoli necessità rimaste senza stanziamenti o con fondi inadeguati per via della carenza di risorse e del forte assorbimento delle scarse disponibilità finanziarie per pagare le rate dei mutui, degli oneri per interessi, dei derivati, dei prestiti e delle variegate forme di gestione delle liquidità attivate dalla Regione Molise.
Manca una visione strategica ad una manovra meramente contabile e priva di progettualità e di un disegno per il futuro. I recenti dati diffusi dalla CGIA di Mestre che ci collocano in fondo alla classifica nazionale con un -16% rispetto al 2007 e con una previsione di crescita tra le più basse in assoluto per il 2018, attestano la straordinarietà delle condizioni socio-economiche del Molise che meritavano di essere poste con maggiore fermezza a Roma per ottenere misure vere di rilancio produttivo con dotazioni finanziarie adeguate, o investimenti pubblici adeguati e sblocco del turn – over nelle assunzioni stabili di sanità, enti locali, regione ed enti sub-regionali.
L’assenza di consapevolezza sull’emergenza Molise ha visto rinunciare la Giunta Regionale a chiedere anche la restituzione dei 140milioni di euro di fondi europei ricevuto in meno il 2014-2020 rispetto al 2007-2013.
Pur di far inserire l’approvazione del Piano Operativo sanitario nella legge nazionale con un blitz unilaterale per il Molise non ci si è battuti con il Governo su POR, PON, Fondi di Coesione e Sviluppo FSC e trasferimenti finanziari.
In una cornice simile ho protocollato alcuni ordini del giorno collegati alla manovra per il 2018 su alcuni temi per impegnare la Regione Molise almeno ad evitare di rimanere scoperti su questioni emergenziali di rilievo.
Manovra di Bilancio 2018, Petraroia: si apportino variazioni urgenti
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