I portavoce M5S in Consiglio regionale hanno presentato un’interrogazione, a prima firma di Andrea Greco, sulla riscossione dei bolli auto.
Dal 2015, infatti, la RTI/CRESET è concessionaria della riscossione della tassa automobilistica regionale per le annualità che vanno dal 2008 al 2011. Ma ai cittadini molisani, gli atti ingiuntivi relativi a queste annualità sono stati notificati nel mese di gennaio 2018.
Il diritto di recupero di questa tassa risulta essere di tre anni sia per l’attività di accertamento che per quella di riscossione e il raggiungimento della prescrizione dopo tre anni vieta alle Regioni di prorogare il termine con proprie leggi.
Così, alle richieste di riscossione giunte solo a gennaio di quest’anno, una parte dei contribuenti ha provveduto al pagamento, una parte ha rateizzato il debito, mentre circa 3.000 di essi hanno presentato ricorso innanzi alla competente Commissione Tributaria Provinciale contestando l’intervenuta prescrizione della pretesa creditoria della Regione Molise.
Alla luce dei numerosi ricorsi proposti presso la Commissione Tributaria, il Dipartimento regionale competente ha richiesto apposito parere all’Avvocatura distrettuale dello Stato di Campobasso che ha messo in rilievo la “dispendiosa” attività processuale, assolutamente priva di garanzie di successo e con verosimili condanne alle spese processuali.
Pare chiara, quindi, la responsabilità da parte della Regione Molise nella riscossione della tassa automobilistica.
“Da una parte la Regione non è stata in grado di riscuotere quello che le era dovuto dall’altra ha chiesto quello che non le era dovuto, perché i bolli erano andati in prescrizione – ha dichiarato Greco. – La Regione ha inviato 31.000 cartelle, 3.000 delle quali sono poi state condonate. Ieri, durante la discussione dell’interrogazione abbiamo scoperto che il danno risale ad ancor prima, addirittura al 2000. Quindi, solo dal 2000 al 2007 abbiamo perso 20 milioni di euro ai quali si vanno a sommare altri milioni fino alle annualità 2014/15”.
“Andremo fino in fondo – ha concluso Andrea Greco – e porteremo tutti i documenti, inclusi i verbali della seduta odierna, alla Corte dei Conti perché se c’è qualcuno che ha sbagliato a danno di tutti i cittadini molisani, deve pagare. Abbiamo perso dei crediti che erano certi, liquidi ed esigibili”.