Analizzando il voto di Domenica si evidenzia il senso di sfiducia degli europei nei confronti delle politiche economiche attuate dall’Unione in questi anni.Questo dato viene confermato anche dal voto amministrativo in Italia, che ha registrato un’affluenza maggiore rispetto a quello per il rinnovo degli organismi transnazionali. I dati italiani delle elezioni europee vanno in controtendenza rispetto a quelli delle altre nazioni: la maggiore partecipazione al voto europeo, il voto che premia la coalizione di maggioranza ed in particolare il principale partito di governo, la scarsa fiducia degli elettori italiani nei confronti dei movimenti nazionalisti ed antieuropei ci consegnano un paese più europeista e maturo; ciò a buon diritto ci fa rientrare in Europa dalla parte giusta, da leader, rafforzando la imminente guida del semestre europeo da parte dell’Italia.
Soffermandoci sul voto europeo in Italia notiamo una flessione rispetto al 2009 nell’affluenza alle urne dell’11% con un “partito dell’astensione” che supera il 45% ed è più presente nel Sud. Un popolo che sente distante la propria classe dirigente, formato mediamente da giovani e meno garantito nel tessuto sociale italiano; un popolo che non crede a nessuno, non vede una soluzione alternativa alla propria indigenza e perde la speranza. A questi cittadini in primis il governo italiano deve rivolgersi, con politiche economiche e di sviluppo occupazionale, restituendogli dignità e speranza.
La speranza che hanno riposto milioni di italiani in Renzi e nel Partito Democratico, attribuendogli il 40,8% dei consensi in queste elezioni europee, che legittimano il Presidente del Consiglio e il governo ad attuare le riforme per il riassetto istituzionale italiano e le misure in materia economica per il rilancio dell’occupazione e dello sviluppo economico della nazione. Consenso che rafforza la guida italiana del prossimo semestre europeo dove auspichiamo che il gruppo degli eletti del PD e il premier riescano a determinare scelte soprattutto in materia economica che favoriscano il rilancio dell’economia italiana.
Un successo quello del PD, dovuto non solo alla forza mediatica e governativa di Renzi, ma al lavoro profuso dal partito a tutti i livelli che all’unisono ha lavorato per raggiungere il risultato elettorale, a partire dal segretario nazionale fino all’ultimo iscritto.In virtù del ruolo di segretario del Circolo PD di Oratino sento pertanto il dovere di ringraziare i 234 cittadini oratinesi che hanno dato fiducia al nostro partito, facendo si che si attestasse come prima forza politica in paese e gli iscritti e simpatizzanti del nostro circolo che grazie al loro impegno nel far conoscere ai propri concittadini i candidati e i programmi del PD hanno determinato questo prezioso risultato. I candidati sostenuti dal nostro circolo risultati eletti sono gli onorevoli Picierno e Pittella che hanno raccolto rispettivamente 54 e 21 preferenze e l’ assessore pugliese Gentile 38 consensi. Mentre quelli che non sono stati eletti sono il giovane Minerva con 46 preferenze e l’eurodeputato uscente Arlacchi.
Siamo soddisfatti di questo risultato e fiduciosi che il PD sappia dare le risposte necessarie ai cittadini soprattutto in materia occupazionale per i giovani ed in economia e che sappia investire in maniera oculata in progetti rispondenti alla vocazione dell’economia italiana i finanziamenti che derivano dalla prossima programmazione europea. In questo modo daremo speranza, dignità e nuova rappresentanza a tanti cittadini rifugiatisi nell’astensione.
Il segretario circolo PD Oratino
Daniele Gentile Lorusso