Nella riunione del 7 marzo 2018 della Direzione nazionale del movimento degli automobilisti si è compiuta una riflessione profonda dell’esito elettorale.
Premesso che la nostra collaborazione tematica sui vari problemi che attanagliano il mondo dell’automobile e dei sui utenti, sicurezza stradale, riforma del codice della strada, cancellazione o trasformazione dell’imposta di bollo, la petizione popolare da sottoporre al prossimo parlamento appena eletto, una nuova stagione di investimenti infrastrutturali sulle principali arterie stradali , pensiamo alla Fondo Valle Sangro, Trignina e Bifernina, portate al Movimento 5 Stelle ufficialmente nell’incontro di Vasto, è stata vincente e decisiva per l’esito elettorale.
Ma soprattutto noi crediamo che l’onda lunga dell’anti casta e dell’anti partitocrazia non è finita anzi la marea travolgerà anche alle prossime elezioni regionali future Molise e Friuli a breve e Abruzzo nell’autunno.
Evidenziamo che può essere più forte la rabbia virulenta del popolo contro ottuagenari finanziatori occulti della mafia e della camorra e dei suoi compari, oppure contro i populisti che fanno eleggere il primo senatore di colore nero in Italia, ingannando l’intero popolo italiano con una politica delle ruspe e della difesa della Patria falsa e menzognera.
Oggi noi rileviamo che si sta aprendo una prateria nell’impegno politico, purchè questo sia realizzato per una difesa del bene comune e non privato, con un’azione di tutela vera per i più deboli contro i forti, con una politica che sappia parlare alla gente, per la gente e con la gente.
Nelle regioni Abruzzo e Molise si è riproposta quale offerta politica spacciata per rinnovamento il perpetuarsi di caste inamovibili persino di carattere familiare che gli elettori hanno puntualmente e sonoramente mandato in soffitta, oppure rappresentanti arroganti e prepotenti di Regione e Comuni che in questi anni hanno solo attuato politiche spregiudicate di rincari su alcune imposte, quella sui rifiuti all’inverosimile, hanno gestito gli autovelox solo per fare cassa, incamerato milioni di euro nell’assurda tassa dell’uso civico sui terreni, sperperando gli introiti comunali e favorendo parenti, amici e accoliti, senza nessun scrupolo verso i doveri di trasparenza, legalità e correttezza amministrativa che sono principi fondativi oltre chè normativi sono altresì etico morali, senza rendersi conto , in alcun modo, della pesantezza e dell’aumento della pressione tributaria che sta depauperando la nostra economia locale.
Il Presidente Antonio Turdò