Licenziamenti nella vigilanza privata, Aida Romagnuolo: “una condizione drammatica a cui porre rimedio”

Duro colpo quello inflitto ai dipendenti dell’istituto Aquila di Campobasso licenziati in tronco. Come spiegato dalla proprietà – “una conseguenza della perdita dell’appalto per i servizi di vigilanza armata presso la sede del Consiglio regionale e della mancata presenza di altre postazioni che consentano un reimpiego alle medesime condizioni”.

Eppure, come sottolineato dal sindacato Cobas – “la nuova società che ora si occupa del servizio nella sede regionale, avrebbe dovuto assumere il personale già operante a palazzo D’Aimmo, così come previsto dal CCNL e dal capitolo di gara”.

Invece, malgrado le esigenze di sicurezza siano in aumento, la tendenza diffusa continua ad essere fondata sul contenimento estremo del costo del lavoro.

Così, questa mattina, alle porte del Consiglio regionale, lo stato di agitazione della categoria.

“È una condizione drammatica alla quale bisogna porre urgentemente rimedio – ha commentato la consigliera regionale di Fratelli d’Italia, Aida Romagnuolo – È indispensabile far luce sulle procedure adottate che, a quanto pare, non avrebbero rispettato le clausole contrattuali, nel silenzio di chi avrebbe dovuto vigilare sull’intero iter. A tutti i lavoratori colpiti dalla dura decisione dell’Istituto Aquila, lavoratori che hanno famiglie e che improvvisamente si sono ritrovati tagliati fuori, la mia vicinanza e tutto il mio sostegno affinché presto si trovi una via di uscita”.

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